Cronaca di Palermo

Ballarò, scoperto furto di energia elettrica grazie all’app Youpol

Interrotto un furto di energia elettrica all’interno di un esercizio commerciale di Ballarò, a Palermo. La polizia sta al momento indagando sulla precisa quantificazione del danno, che si sospetta comunque essere cospicua. Alleata delle forze dell’ordine nell’operazione l’app Youpol, grazie alla quale i cittadini possono segnalare e circostanziare reati direttamente dal cellulare o dal proprio dispositivo elettronico.

Furto di energia elettrica nel cuore di Ballarò

E’ stato proprio attraverso la piattaforma, infatti, che la segnalazione del furto di energia elettrica è giunta alla polizia. I poliziotti del Commissariato di P.S. “Oreto-stazione” si sono di conseguenza recati nell’esercizio di Ballarò in orario tardo pomeridiano, quando l’attività era aperta al pubblico.

Davanti al controllo, il titolare ha ostentato la tranquillità di chi non ha da temere nulla; quando ha compreso però le ragioni del controllo la sua sicurezza è di colpo svanita. Alla richiesta degli agenti, il giovane li ha condotti nei pressi del vano contatore e, prima ancora di aprirne la porticina, ha ammesso il furto.

A dispetto dei numerosi punti luce dell’esercizio accessi, sarebbe stato difficile infatti giustificare la disattivazione del contatore. Sopra di esso era, invece, visibile un ampio foro praticato artigianalmente ed attraversato da fili elettrici diretti all’esterno dell’esercizio attraverso i quali era stato realizzato un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica. L’uomo è stato tratto in arresto e il provvedimento è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

L’app Youpol

Youpol è l’applicazione nata per segnalare fenomeni di bullismo, spaccio di droga nelle scuole e violenza domestica, attraverso la trasmissione alla polizia di messaggi e immagini in tempo reale. Il recente aggiornamento dell’app ha allargato, tuttavia, le tipologie di reato segnalabili.

L’applicativo vede dunque un incremento di funzionalità, così da permettere una maggiore interazione tra la sala operativa della Questura e il segnalante. In una segnalazione da oggi è, infatti, possibile includere non solo immagini ma anche video e file audio; l’operatore della polizia avrà dunque un quadro più completo.

Un’importante novità riguarda poi l’introduzione della chat che può essere attivata dalla sala operativa ricevente, e sulla quale possono essere scambiati, in tempo reale, sms e file multimediali, come normalmente accade in un’applicazione di messaggistica istantanea.

Al fine di tutela i segnalanti, che spesso possono essere vittime stesse del reato, è stata inserita anche la possibilità di nascondere l’attività svolta con l’app. Una funzionalità pensata, in particolar modo, per le vittime di violenza di genere. Nascondendo l’attività svolta, non rischiano di essere scoperte se qualcuno si impossessa del loro dispositivo elettronico per curiosare.

La geolocalizzazione tramite l’applicazione è oggi possibile a doppio senso. Il segnalante può essere localizzato dalla sala operativa ma, allo stesso tempo, ha la possibilità di vedere quale sia l’ufficio di Polizia a lui più vicino col tasto “Dove siamo”.

Come nella precedente versione è possibile effettuare la segnalazione anche in forma anonima e si può chiamare direttamente dall’app il N.U.E. 1 1 2 o, dove non presente, il 113 della questura.

L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios e Android.

CONTINUA A LEGGERE

Published by
Redazione PL