Stando a quanto riportano le fonti locali, i genitori di Camila Roxana Martinez Mendoza hanno iniziato a preoccuparsi il 17 agosto scorso perché la bambina non stava bene. La piccola accusava dolore allo stomaco, vomito e febbre. Portata in ospedale per un controllo, la bimba è stata rimandata a casa prescrivendone del paracetamolo per la febbre. Ma tornata a casa, le sue condizioni sono peggiorate.
Riportata in ospedale, le sue condizioni hanno continuato ad aggravarsi, tanto da portare i medici a non dare alcuna speranza alla famiglia di Camila. La bimba è stata dichiarata morta per disidratazione.
Ma purtroppo non c’è stato nulla dare. I medici non sono riusciti a rianimarla e Camila è stata dichiarata “di nuovo morta”. Le cause di morte inserite nel certificato, questa volta, sono state edema cerebrale e insufficienza metabolica.
I genitori di Camila, devastati dal dolore, chiedono adesso giustizia. La Procura di San Luis Potosí aprirà un fascicolo per tutte le indagini del caso, iniziando dall’autopsia sul corpo della bambina.
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