Sta facendo discutere il concerto di Fedez a Ozieri per la 131esima Festa della Beata Vergine del Rimedio che si è tenuto sabato sera a circa 200 metri di distanza dalla tragedia che ha coinvolto un bambino di 10 anni, Gioele Putzu, morto schiacciato da una porta di calcio mentre stava giocando insieme ad altri due compagni.
“Ciao Fedez, ti facevo una persona più umana – scrive sui social il padre del piccolo, Ivan -, visto che hai dei figli. Mio figlio Gioele è morto a 200 metri da te. Mentre cantavi ad Ozieri ero per terra con il mio bambino a cui chiedevo di riaprire gli occhi e chiedendo di prendere la mia vita e di lasciare vivere lui“.
Gioele amava Fedez ed era lì insieme alla famiglia proprio per il concerto del rapper: “Noi abitiamo a Olbia e siamo venuti a Ozieri perché mio figlio cantava le tue canzoni – continua il padre – e voleva vederti cantare dal vivo. Tutto questo non gli è stato possibile. Potevi non cantare per una sera e rispettare il mio dolore“.
Fedez ha spiegato la sua posizione sui social attaccando i giornalisti: “Ieri ho suonato a Ozieri, in provincia di Sassari. Sono stato avvertito di questa terribile tragedia poco prima di salire sul palco. Prima di esibirmi ho chiesto a tutto il pubblico, più di 15mila persone, di fare un minuto di silenzio per commemorare Gioele ed esprimere la vicinanza di tutta la piazza alla famiglia, e nessuno si è permesso di dire nulla. Nessuno. Vergogna chi? Ma come si fa, ragazzi?”.
Poi l’attacco ai giornalisti: “Solo perché è diventata virale la roba dell’autotune che era sbagliato dobbiamo inventarci una cazzata, senza un minimo di rispetto verso una tragedia del genere? Questa la dice lunga sullo stato dell’informazione italiana. Fate schifo al c***o, amici miei”.
Il sindaco di Ozieri, Marco Peralta ha tenuto a precisare riguardo il concerto di Fedez che: “visto il gran flusso di persone gli organi di pubblica sicurezza hanno ritenuto di non dover sospendere l’evento in programma per ragioni di ordine pubblico”.
I festeggiamenti sono stati sospesi nella giornata di domenica: “Una scelta dolorosa ma dovuta. Una scelta che avremmo dovuto prendere già da ieri ma impossibilitati per motivazioni di ordine pubblico e tecnico-logistiche alle quali ci siamo dovuti attenere scrupolosamente”, si legge in una nota dell’associazione della Beata Vergine del Rimedio.