Bancarotta fraudolenta per i Bar Alba, il PM chiede condanne per tutti gli imputati

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palazzo giustizia palermo,

Il Pubblico ministero ha richiesto la condanna di tutti gli imputati coinvolti nella presunta bancarotta fraudolenta delle pasticcerie Alba, storiche attività di Palermo situate in piazza Don Bosco e a Valdesi.

Tutti gli imputati

Al termine della requisitoria, il PM ha chiesto sei anni di carcere per Giuseppe Caronia, ex gestore e padre della deputata regionale Marianna Caronia, e la condanna a quattro anni per sua moglie, Susanna Castania. Condanne per bancarotta fraudolenta sono state chieste anche per Ermelinda Salvia (ex liquidatrice delle società, 4 anni), l’avvocato Marcello Madonia (6 anni), il commercialista Ermelindo Provenzani (5 anni), nonché per Filippo e Epifanio Arcara (5 anni ciascuno), entrambi membri della compagine societaria. Nel caso erano già stati conclusi patteggiamenti per Giuseppe Tarantino, ex gestore dei locali, e la moglie Giovanna Porcelli.

Le accuse di irregolarità

L’inchiesta ha rivelato presunte irregolarità legate al fallimento della società «N. pasticceria Alba», precedentemente acquistata nel 2009 da Tarantino, e alla successiva acquisizione da parte della «Apr srl», che avrebbe acquisito beni all’asta senza innovare realmente l’attività commerciale. Secondo l’accusa, l’operazione non avrebbe portato alla creazione di nuovi bar, ma solo al riacquisto di beni aziendali senza un’effettiva novazione.