Bengalesi positivi al Coronavirus: trema anche la Sicilia
Desta preoccupazione la situazione che potrebbe scoppiare in tutta Italia, Sicilia compresa.
“Una vera e propria bomba virale che abbiamo disinnescato con tempestività“. L’istantenea della minaccia virale che potrebbe inondare, nuovamente, l’Italia arriva dal Bangladesh ed è descritta perfettamente da una frase di Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. A Fiumicino, uno dei due aeroporti di Roma, sono stati bloccati 276 passeggeri in arrivo dallo stato asiatico che avrebbero potuto infettare tutta Italia. La situazione nelle terre bengalesi, rispetto all’emergenza Coronavirus, è gravissima ed il ministro Roberto Speranza ha disposto il divieto di atterraggio dei voli in arrivo da Dacca. Una situazione di estremo pericolo che, ovviamente, non riguarda solo la Capitale d’Italia: tutto il nostro Paese, infatti, potrebbe subire un’impennata dei contagi d’importazione. Un rischio troppo elevato per non porre immediatamente rimedio.
NON SOLO ROMA: TREMA ANCHE LA SICILIA
La conferma arriva da AdnKronos che ha raccolto le dichiarazioni di Mohamed Taifur Rahman Shah. presidente dell’associazione ItalBangla: “Nel nostro Paese la situazione legata ai contagi è un disastro, non ci sono cure mediche e la gente sta cercando di scappare con ogni mezzo“. I contagi in Bangladesh aumentano costantemente: ufficialmente sono 138mila i casi ma si pensa, con ragione, che questo dato sia arrotondato per difetto e che sia destinato a salire vertiginosamente. I positivi sul volo arrivato a Roma erano in 21. Tutti individui che, girando liberamente sul suolo italiano, avrebbero potuto creare nuovi focolai di Coronavirus.
Proprio la “libera circolazione“, mette a serio rischio non solo Roma ma tutta Italia. E la Sicilia non è certo esclusa da questo possibile pericolo: il bengalese di 42 anni ricoverato a Catania dopo aver svolto il tampone a Ragusa, è risultato positivo al Covid-19. Le sue condizioni si sono aggravate mentre moglie e figlia risultano essere positive ma asintomatiche. La famiglia è giunta sull’isola negli ultimi giorni di giugno, al ritorno dal Bangladesh, ed aveva fatto scalo prima a Roma e poi a Catania. Successivamente i tre erano arrivati a Marina di Ragusa in pullman dal capoluogo etneo. La comunità bengalese siciliana, secondo i dati Istati, conta 9000 individui ed è cresciuta di un 10% in più rispetto al 2018.
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