Barbara Palombelli nella bufera per un opinabile intervento sui femminicidi

La frase della Palombelli in poche ore ha fatto il giro dei social. Il suo nome è nei trending topic di Twitter, grazie anche alla diffusione del video in cui si sente l’affermazione

Durante la puntata del programma Mediaset Forum del 16 settembre 2021, Barbara Palombelli ha deciso di intervenire sul tema del femminicidio, dopo che negli ultimi giorni sono state uccise sette donne. La presentatrice ha affermato che le donne vittime di omicidi da parte di mariti, fidanzati, conoscenti e così via potrebbero essere state esse stesse la causa della loro morte. Questa la frase detta dalla conduttrice: “È lecito domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati, oppure c’è stato anche un comportamento esasperante, esagerato, anche dall’altra parte? È una domanda che dobbiamo farci…” Una frase che in poche ore, come immaginabile, ha fatto il giro dei social.

UN INTERVENTO CHE HA INFIAMMATO I SOCIAL

Il nome di Barbara Palombelli è entrato di prepotenza trending topic di Twitter. Anche grazie alla diffusione del video di pochi secondi in cui è pronunciata la frase. Un ‘intervento ritenuto infelice e fuori luogo, perché rischia di colpevolizzare le donne che subiscono violenza, oltre che giustificare gli uomini che la compiono. Anche alcuni volti noti dello spettacolo si sono ribellati alle parole di Barbara, come la giornalista Selvaggia Lucarelli e la nota influencer Chiara Ferragni, molti personaggi del mondo politico si sono scagliati contro la Palombelli e la sua affermazione. In molti interventi in tanti hanno hanno chiesto la sospensione dalla sua conduzione per il programma Mediaset.

LA SPIEGAZIONE DELLA PALOMBELLI

Dopo il suo intervento a Forum, e le conseguenti polemiche che si sono moltiplicate sui social, la Palombelli ha scritto una sua spiegazione. Cercando di chiarire le sue argomentazioni: “La violenza familiare, il crescendo di aggressività che prende il posto dell’amore, l’incomprensione che acceca e rende assassini richiedono indagini accurate. E ci pongono di fronte a tanti interrogativi. Quando un uomo o una donna ─ ha aggiunto ─ non controllano la rabbia, dobbiamo interrogarci. Stabilire ruoli ed emettere condanne senza conoscere i fatti si può fare nei comizi o sulle pagine dei social, non in tribunale. E anche in un’aula televisiva si ha il dovere di guardare la realtà da tutte le angolazioni”.