AGGIORNAMENTO ORE 11.20: A sette dei 22 naufraghi sono state prestate le prime cure presso il PTE di Bagheria, pare che nessuno versi in gravi condizioni. Altri 7, come riferito dalla Protezione civile cittadina, sono presso la Capitaneria di porto a Porticello. Una bambina di circa un anno è a Palermo, presso l’ospedale dei bambini. Individuato e recuperato il corpo di uno dei 7 dispersi. Il cadavere si trovava accanto alla barca a vela. Il Comune di Bagheria, in sinergia con la Caritas cittadina, la Croce Rossa, la Protezione civile, ed il Comune di Santa Flavia ha fornito ai 14 naufraghi abiti e supporto.
AGGIORNAMENTO ORE 10:15: Una persona è stata trovata morta all’interno dello yacht affondato questa mattina a largo di Santa Flavia. Un altro corpo è stato individuato a 50 metri di profondita, ma ancora non è stato recuperato. Si cercano gli altri dispersi. L’imbarcazione è molto grande, si pensa che le altre persone possano essere all’interno delle cabine. I dispersi sono 4 britannici, 2 americani, un canadese e un cuoco di bordo.
Dramma nella notte al largo di Santa Flavia, nei pressi della frazione di Porticello in provincia di Palermo. Una barca a vela con 22 persone a bordo è affondata a causa di una tromba d’aria. Sedici persone sono state salvate dalle motovedette della Guardia Costiera e dai vigili del fuoco mentre ci sarebbero sei dispersi. Sul posto i sommozzatori dei vigili del fuoco e anche un elicottero per le ricerche.
I sommozzatori sono già a lavoro per raggiungere lo scafo a circa 50 metri di profondità. I superstiti, invece, sono stati accolti, da carabinieri, 118 e protezione civile al Porticciolo di Porticello. La barca, di circa 56 metri, sarebbe affondata intorno alle 5 del mattino a causa della tromba d’aria che si è abbattuta nella zona. L’imbarcazione batte bandiera inglese ed è molto grande, 12 milioni di euro il suo valore.
Tra le persone salvate anche a un bambino portato all’Ospedale dei Bambini di Palermo. Al momento non si conoscono le sue condizioni e quelli degli altri superstiti.
FONTE FOTO: Pagina Facebook Area Marina Protetta Capo Zafferano