Si è svolto questa mattina il primo sopralluogo della Commissione regionale antimafia presso la discarica di Bellolampo. La prima ipotesi sarebbe quella secondo cui, a provocare l’incendio, sia stata un’autocombustione.
“Da quello che ci viene riferito dai tecnici della Rap, l’incendio della scorsa settimana che ha interessato la discarica di Bellolampo potrebbe essersi sprigionato in maniera autonoma”. Così dichiara il presidente dell’Antimafia regionale, Antonello Cracolici, durante il sopralluogo. L’incendio sarebbe stato dunque provocato dal vetro, disseminato in discarica, e dal calore delle alte temperature. Ancora però nulla di certo.
“La Commissione regionale antimafia aprirà un’indagine. Siamo qui per capire come e perché il fuoco è arrivato al sito. Stiamo acquisendo le relazioni su quanto accaduto dagli organi inquirenti e dall’azienda Rap che gestisce la piattaforma. I fuochi non si accendono da soli e questa è un’area difficilmente accessibile. Dobbiamo ragionare su infrastrutture in grado di reggere in futuro a un clima sempre più estremo. Bisogna riflettere sul futuro di un sito che è una grande bomba ecologica“.