“Mi abbandono nell’entroterra siciliano alla Preghiera, alla Penitenza e al Digiuno per essere solidale con le famiglie disagiate, con i giovani e i meno giovani, con chi non ha una casa, un lavoro, con i carcerati, con chi cade nella prostituzione, con chi non ha un riconoscimento, un documento e il giusto diritto di sentirsi un libero e comune cittadino’’. Esordisce così Biagio Conte nel messaggio pubblicato su Facebook dalla pagina di Missione e carità.
Il missionario palermitano si rivolge a chi, affascinato dai vizi, dovrebbe compiere un cambiamento nella conduzione della propria vita: “Adesso basta – dichiara Biagio Conte – nel vivere e nel pensare e nel nutrire passioni, piaceri, vizi e vivere nel male, nelle schiavitù negative (dell’alcool, delle droghe e delle sigarette, delle schedine, dell’enalotto e della moda che offende il corpo). È urgente e doveroso maturare nella vita un prezioso cambiamento, una vera ‘’conversione’’ nel giusto vivere, cioè nel bene e non nel male, per camminare così in una vita nuova e non essere più schiavi dei vizi delle dipendenze negative, ma uomini e donne liberi da ogni male e dai vizi negativi per il corpo, per la mente e per lo spirito”.
“È doveroso rispettare – ribadisce il missionario – il Buon Dio, la natura, le leggi istituzionali, il rispetto di tutti i popoli delle varie religioni e dei non credenti. Altro importante dovere: bisogna essere prudenti e attentissimi nel respingere ogni proposta di spacciare cioè vendere droghe, di chi ti propone di prostituirti, di rubare, di uccidere. Quando ci offrono dei soldi, facciamo attenzione se sono frutto di lavoro onesto e giusto, allora li possiamo prendere. Ma se sono soldi di un lavoro disonesto e falso non prendiamoli e non rendiamoci complici di fatti negativi, che ci privano della dignità e della vera libertà, subendo la condanna del carcere e così privati di una vera identità.
Il monito che Biagio Conte sottolinea è di rendere il pianeta un luogo migliore in cui poter vivere: “Dobbiamo impegnarci ad essere cittadini onesti e giusti sia come cittadini locali, sia come cittadini di nazioni diverse, affinchè – conclude – possiamo da veri uomini e donne costruire insieme un mondo migliore e più giusto, di vera pace e speranza”.