Bimba annegata a Trabia: la piscina fuori terra prefabbricata rimane sotto sequestro

A portare Miriam in ospedale è stata la nonna. Secondo una prima ricostruzione pare che la bambina sia rimasta impigliata con i capelli in un bocchettone

bambino

Ieri si sono svolti i funerali della piccola Miriam, la bimba scomparsa martedì pomeriggio, annegata nella piscina di casa. La tragedia si è consumata mentre la bambina stava facendo un bagno nella struttura fuori terra prefabbricata sistemata nel giardino di casa, in contrada Piani, dove si trovavano la nonna, il nonno, ed un fratellino di 13 anni. Gli investigatori stanno ascoltando i familiari, per cercare di raccogliere tutti gli elementi utili a ricostruire la dinamica dei fatti. Quindi dove si trovavano nel momento della disgrazia, e per quanto tempo la bambina è rimasta non sorvegliata. Di certo è stato un lasso di tempo fatale. Infatti quando la nonna si è resa conto dell’accaduto, si è rivelato vano il tentativo di rianimare la bambina. Quindi la corsa disperata al pronto soccorso dell’ospedale di Termini Imerese, ma quando ormai non c’era più niente da fare.

LA PROPABILE CAUSA DELL’ANNEGAMENTO

Si indaga sulle cause che hanno provocato la morte di Miriam Di Prima. L’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale nell’ospedale dove era giunta già senza vita, ha confermato la morte per annegamento. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori sarebbe stato un tragico incidente. I lunghi capelli della bambina sarebbero stati risucchiati e rimasti incastrati per una trentina di secondi in un bocchettone che si trova nell’impianto per purificare l’acqua. In questo lasso di tempo la piccola è rimasta col volto sott’acqua e questo è risultato fatale. La piscina è una struttura prefabbricata fuori terra, montata nel giardino dell’abitazione di famiglia nella contrada Piani di Trabia.