Si infittisce il giallo che riguarda Andrea Mirabile, il bambino palermitano di sei anni, deceduto durante una vacanza con i genitori a Sharm el Sheikh il 2 luglio scorso. Secondo le indagini, infatti, accontonata la tesi secondo la quale il bambino sarebbe morto per una intossicazione alimentare e prenderebbe corpo quella che a determinare il decesso sia stato un avvelenamento da contatto. Da capire ancora quale possa essere stata la sostanza letale.
Un gesto di umanità all’interno di una vicenda terribile, finita alla ribalta della cronaca nazionale, quando a Palermo Live giunse un audio di Rosalia Manosperti, la mamma di Andrea, che direttamente dall’Egitto si appellava alle istituzioni per poter far ritorno a casa.
L’accaduto è ormai noto: la donna, insieme al marito Antonio Mirabile e al figlio, era in vacanza a Sharm el-Sheikh, quando sono iniziati i sintomi inizialmente ricondotti a un’intossicazione alimentare. Padre e figlio presentavano il quadro più serio, Rosalia Manosperti – in stato gravidanza – accusava invece sintomi lievi.
La situazione, nonostante il ricorso ai medici, è degenerata rapidamente. Il piccolo Andrea è morto, il padre è stato invece ricoverato in serie condizioni. Dato il suo stato di salute, il ritorno della famiglia a Palermo appariva come impossibile. Al drammatico quadro si aggiungevano poi le indagini sulla morte del bambino, sottoposto all’autopsia già in Egitto.
Alla fine la coppia è tornata in Sicilia venerdì 8 luglio. Un’ambulanza li ha trasportati dall’aeroporto “Falcone Borsellino” al Policlinico. La donna era in buone condizioni di salute, la sua gravidanza procede regolarmente. Il marito è stato invece ricoverato per essere monitorato e comprendere cosa abbia scatenato la sua reazione. Il giorno dopo, il 9 luglio, anche la salma di Andrea è arrivata a Palermo, dove è stata sottoposta ad una seconda autopsia.