A Palermo la maglia nera che riguarda la presenza di biossido d’azoto nell’aria.
L’infausta attribuzione reca la firma di Legambiente, precisamente dell’ultimo rapporto, dal titolo “Mal’aria di città 2023“, che assegna al capoluogo siciliano il titolo di città tra le più inquinate d’Italia.
“Palermo – osserva Igor Gelarda, già consigliere comunale – è la terza città più inquinata d’Italia e annovera una concentrazione di biossido d’azoto tre volte e mezzo rispetto ai limiti massimi previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”.
Un grave pericolo per i cittadini, costretti a fare i conti con un tasso di inquinamento, legato al biossido d’azoto, che supera quasi il cinquanta per cento rispetto ai nuovi valori di riferimento da raggiungere entro il 2030 in Italia.
“Il biossido d’azoto – spiega Igor Gelarda – è tossico e nocivo, ed è prevalentemente causato dal traffico veicolare”.
” È causa o concausa – aggiunge – di gravi malattie come tumori, diabete e problemi cardiovascolari”.
A parlare sono i numeri: in Italia, ogni anno, si contano circa diciassettemila morti premature proprio a causa del gas, di colore rosso bruno, dall’odore forte e pungente, altamente tossico e irritante.
“D’altra parte – chiede Igor Gelarda – come potrebbe Palermo, la città più trafficata d’Italia e una delle più trafficate del mondo, a non essere anche super inquinata?”.
Le colpe sono anche da addebitare, secondo l’ex esponente del Consiglio comunale, “alla cattiva gestione delle politiche sulla viabilità, che si pagano attualmente con dati impietosi e inquietanti”.
“Bisogna oggi avere il coraggio di impostare in città una politica sulla mobilità completamente nuova e rivoluzionaria – conclude – se non vogliamo continuare a rimanere bloccati nel traffico ed essere avvelenati dai gas nocivi”.