“È un punto di partenza, un momento in cui questi ragazzi cominciano a prendere confidenza con il lavoro reale e quindi a interfacciarsi con il pubblico. L’idea è meravigliosa ed è quella di mettere da parte dei soldi per poter aprire un pub e camminare con le loro gambe verso quello che è il mondo del lavoro. Perché non dargli una mano e aiutarli? Cerchiamo di farlo nel miglior modo possibile, di lanciare questa idea sperando anche che molti nostri colleghi possano seguirci”. A parlare così a Palermo Live è Antonio Cottone, titolare del noto locale palermitano “La Braciera in Villa”, dove ieri sera è stata presentata la birra T21, realizzata da un gruppo di undici ragazzi con sindrome di Down.
Il nome della bevanda richiama proprio la sindrome collegata alla Trisomia genetica del cromosoma 21. Due le tipologie proposte: una Bianca senza glutine e un’Ambrata, ambedue con bassa gradazione alcolica. La bella iniziativa ha avuto inizio nel 2021 dall’avvio del progetto “Sosteniamoci Insieme” e ha visto al lavoro i giovani scelti dall’Associazione sportiva di volontariato SporT21 Sicilia e dalla AIPD di Termini Imerese.
Concluso il progetto nel 2022, i ragazzi hanno continuato a fare esperienza sulla produzione della birra artigianale, grazie alla disponibilità dell’azienda Bruno Ribadi e degli imprenditori Giuseppe Biundo e Vito Biundo che hanno consentito di mantenere vivo il loro interesse credendo nelle loro potenzialità. Da produzioni di piccole quantità, in versione didattica vengono così prodotte tre tipologie di birre. Adesso si apre una nuova possibilità con la produzione di due nuove birre artigianali estive destinate alla commercializzazione.
“La necessità di avviare iniziative che non fossero soltanto sportive ma che potessero coinvolgere i ragazzi in attività più veritiere, vicine alla loro età – hanno dai 24 anni a salire – ci ha portato a fare una birra artigianale, con mastri birrai d’eccellenza come quelli del birrificio Birrificio Ribadi, che hanno condiviso questo progetto, che è quindi continuato nel tempo – spiega Giampiero Gliubizzi, presidente dell’Associazione SporT21 Sicilia -. Da due anni i ragazzi fanno birra e adesso è diventata una birra commerciale finalmente. Speriamo quindi che possano assaggiarla tutti quanti”.
Il sogno di questi ragazzi è quello di aprire un pub. Per questo i proventi della vendita potranno dare vita a nuovi progetti di inclusione sociale nonché all’apertura del locale solidale. Il tutto con la possibilità di trasferire sul territorio regionale l’esperienza fatta coinvolgendo anche altre associazioni e trasformando i ragazzi Down da apprendisti mastri a maestri birrai con un nuovo progetto denominato “BEER UP – Da mastri a maestri”. Per chi volesse degustare la birra solidale, essa è disponibile nel menu della pizzeria “La Braciera in Villa”.