“Ribellione Animale” fa incursione anche nelle chiese di Palermo. Il gruppo di attiviste e attivisti ha parlato del massacro degli agnelli, tema più che centrale durante le festività pasquali.
Gli animalisti hanno esposto cartelli ed immagini dentro e fuori i luoghi di culto, portando “il loro messaggio di liberazione e convivenza pacifica con tutte le specie”.
“La celebrazione della Resurrezione dell’Agnello di Dio stride con la morte che ci circonda e con i cadaveri che finiscono sulle tavole domenicali. Ogni creatura nasce sacra – si sottolinea in una nota – e come contraltare all’abominio ed allo sfruttamento compiuto ai danni degli animali, le attiviste di ‘Ribellione Animale’ portano nei discorsi e nei cartelloni la storia di Utopia, un’agnellina di appena un mese salvata dal mattatoio di ovini più grande d’Europa, ad Acquapendente in provincia di Viterbo”.
“Utopia è stata salvata da volontarie del Rifugio Hope”, che hanno “documentato l’arrivo dei camion carichi di agnelli” e che “hanno avuto la facoltà di dialogare con la struttura, insistendo per farsi cedere uno tra i più di 300 mila agnelli che dovevano essere macellati questa Pasqua. Un operatore del mattatoio ha accettato la loro richiesta, è entrato nelle stalle e, tra tutti gli agnellini in attesa di essere uccisi, ha scelto una piccola di appena un mese e gliel’ha portata. Ora vive felice e libera nel rifugio”.