Bomba in un bar di San Pietroburgo, morto il blogger Vladlen Tatarsky: sedici i feriti
L’uomo, lo scorso settembre, era tra le centinaia di partecipanti alla sontuosa cerimonia del Cremlino per proclamare l’annessione russa di quattro regioni parzialmente occupate dell’Ucraina
Bomba in un bar in pieno centro a San Pietroburgo. Nell’esplosione è rimasto ucciso il noto blogger nazionalista e corrispondente di guerra russo Vladlen Tatarsky. Così ha dichiarato il ministero dell’Interno russo. “Alle 18:13 del 2 aprile 2023, la polizia ha ricevuto un’informazione in merito a un’esplosione sull’argine di Universitetsjaya. Come risultato, una persona è morta. Era Tatarsky. Sedici persone sono rimaste ferite“, ha dichiarato il servizio stampa del ministero della Tass.
Chi era Vladlen Tatarsky
Tatarsky, il cui vero nome era Maxim Fomin, aveva un canale Telegram con oltre 560mila follower. Nel settembre scorso era tra le centinaia di partecipanti alla sontuosa cerimonia del Cremlino per proclamare l’annessione russa di quattro regioni parzialmente occupate dell’Ucraina.
Lo scorso anno era diventato particolarmente noto grazie ad un video, girato all’interno del Cremlino, nel quale affermava: “Sconfiggeremo tutti, uccideremo tutti, deruberemo tutti come necessario. Proprio come piace a noi”.
Bomba in un bar di San Pietroburgo, al momento nessuna rivendicazione
Un sito web di San Pietroburgo riporta che l’esplosione è avvenuta in un caffè che un tempo era appartenuto a Yevgeny Prigozhin, soprannominato “lo chef di Putin”, il capo del gruppo Wagner. Le notizie dai media russi al momento non riportano rivendicazioni della paternità del gesto. Secondo alcuni, Tatarsky stava incontrando membri del pubblico quando una donna gli avrebbe regalato una scatola contenente una statuetta, che sarebbe poi esplosa.
Foto da Twitter
Profanato il monumento dedicato a Papa Wojtyla nell’anniversario della morte