E’ ormai tutto pronto: la bomba trovata nella zona del porto di Palermo, risalente alla seconda guerra mondiale sarà fatta brillare domani alle 9. Predisposte tutte le misure di sicurezza per i residenti in zona, invitati, in un raggio di 400 metri dal punto in cui si trova la bomba ad evacuare. Sono 63 in tutto le strade, le vie, le piazze e i cortili dai quali ci si dovrà allontanare. Circa 7.000 le persone che dovranno abbandonare le abitazioni. Le operazioni devono iniziare alle 7 del mattino e concludersi entro le 9, così da consentire l’avvio delle operazioni di disinnesco che saranno curate dal raggimento Guastatori dell’Esercito. Lo ha stabilito in una nota il Comune.
L’ordigno bellico ha un peso di 600 libbre (ovvero 272 kg di cui 100 di esplosivo), risale come detto alla II guerra mondiale ed è stato rinvenuto in un fortino nascosto dall’erba all’interno del Porto durante i lavori per il passante ferroviario.
PER PALERMO NON E’ UNA NOVITA’
Per il capoluogo siciliano, bersagliato dalle bombe sganciate dagli aerei angloamericani durante il secondo conflitto mondiale, non è una novità che vengano trovati ordigni, come ricorda Rosario Chiarelli: “C’è stata un’altra evacuazione nel 2016 quando è stata trovata una bomba al Castello a Mare. Allora tutto andò liscio. Non abbiamo molta preoccupazione. Da casa mia ho visto passo passo tutti i lavori svolti dall’esercito che hanno preparato con cura tutte le strutture necessarie per mettere in sicurezza l’ordigno. Siamo fiduciosi che presto potremo tornare nelle nostre abitazioni”. Sono 63 le strade, vie, piazze e cortili da evacuare in un raggio di 400 metri dal punto in cui la bomba si trova.”
LA ZONA DA EVACUARE
Nella fattispecie, ad essere indicata come “zona rossa” è l’area che da via Crispi raggiunge il mare, ovvero l’intera porzione occupata dal porto di Palermo. A monte di via Crispi, invece, la zona gialla in cui vi sono 2512 famiglie residenti (circa 5600 persone), più circa 1.700 domiciliati non residenti. Ricadono nella zona anche 4 case di cura e 120 portatori di handicap. Scongiurata l’evacuazione del carcere dell’Ucciardone, ipotizzata in un a fase iniziale.
Il Comune ha predisposto 3 centri di accoglienza: alla stadio comunale, al Pala Uditore e al Pala Oreto e un centro raccolta a piazza Sturzo da cui partiranno le navette gratuite verso i 3 punti di accoglienza oltre ai mezzi della Protezione civile.
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