Bonanno: «Il bis di Musumeci e il matrimonio con la Lega. E su Palermo…»
Parla uno dei giovani leader del centrodestra. “Giusto ascoltare Salvini, Orlando al capolinea. Il Governatore merita la riconferma”.
Sbagliato pensare che la politica si fermi in prossimità di agosto. Era la legge non scritta, eredità di quegli anni ’60, quando l’intero Paese, anche a livello istituzionale, andava in ferie rimandando temi e scadenze al successivo autunno. Oggi prevale la logica che proprio in estate si gettano le basi per l’agenda politica prossima ventura. Lo sprint di fine luglio è lanciato da Domenico Bonanno, uno degli astri nascenti del centrodestra siciliano. 30 anni, tra i fondatori di Diventerà Bellissima, primo coordinatore regionale del movimento giovanile del presidente Nello Musumeci, oggi componente della direzione regionale del movimento.
Già senatore accademico dell’Università degli studi di Palermo, da sempre impegnato in politica, nel 2018, alla vigilia delle elezioni politiche, è stato incoronato vincitore delle primarie social del centrodestra, risultando il più votato tra 50 leader nazionali under 30.
DIVENTERÀ FEDERATA
“Il tema è ormai all’ordine del giorno – spiega Bonanno – e riteniamo ormai siano maturi i tempi. È inevitabile una federazione con un partito nazionale, perché occorre più che mai dare uno slancio su scala nazionale. Il governo della regione necessita inevitabilmente di una sponda a Roma per portare alcuni risultati importanti per la Sicilia e per i siciliani. Penso ai contenziosi su temi di finanza pubblica, ai trasporti, alle infrastrutture e alle grandi opere come il ponte sullo Stretto o al contrasto all’immigrazione clandestina. La Sicilia fino ad ora ha avuto troppo poco spazio nell’agenda del Governo nazionale, occorre un cambio di rotta. Ma federazione non significa annessione. Diventerà Bellissima è un movimento in salute, forte e radicato: oltre 10 mila iscritti, centinaia di amministratori locali, una forza politica presente sul territorio e che dirà la sua anche alle prossime elezioni amministrative di ottobre. Rivendichiamo la nostra identità, le nostre battaglie, le nostre idee e soprattutto riteniamo centrale la figura del Presidente Musumeci anche in chiave futura. È l’unico leader nel centrodestra in grado di catalizzare attorno a sè forze autonomiste e meridionali con l’obiettivo chiaro di rilanciare la Sicilia e il sud in chiave nazionale”.
LEGA O NON LEGA?
A proposito di futuro e di alleanze c’è un nodo ancora non risolto e riguarda il rapporto con la Lega di Matteo Salvini. Un’attrazione fatale che sembra non essere mai scattata, un matrimonio non ancora consumato nonostante i rapporti da sempre corretti e la recente nomina di Alberto Samonà che ha portato i leghisti al Governo. “La Lega di oggi è un partito profondamente diverso da quello di anni fa. Non dimentichiamo che i sondaggi dicono che si tratta del primo partito italiano e che in Sicilia alle recenti Europee ha ottenuto oltre il 20% dei consensi. L’appello di Salvini rivolto a Diventerà Bellissima è un segnale importante, ma prima bisognerà discutere dei temi da mettere sul tavolo e degli impegni da prendere nei confronti dei siciliani. Non sarà mai un accordo per qualche strapuntino, ma un progetto rivolto al futuro. Ci confronteremo con tutti, certi di non volere svendere la nostra identità e pronti a cominciare un percorso con chi deciderà di sposare le nostre idee e le nostre battaglie per la Sicilia. Ma deve essere chiaro che Diventerà Bellissima c’è e continuerà ad esistere”.
IL BIS DEL PRESIDENTE
Intanto c’è da sciogliere il nodo della eventuale ricandidatura di Musumeci. E per questo obbligatorio trovare la quadra con le forze del centrodestra. Anche perché qualche nome alternativo a Musumeci comincia a circolare, a cominciare da quello del sindaco di Messina, Cateno De Luca.
“Il Presidente Musumeci si sta dimostrando, ma ne eravamo certi, un presidente capace, competente, onesto e con grande visione. In due anni e mezzo i passi in avanti sono sotto gli occhi di tutti, una regione che esisteva soltanto sulla carta adesso inizia a muovere passi importanti. Finalmente si spendono i fondi europei, si programma e si realizza. L’istituzione delle Zone Economiche Speciali, le migliaia di stabilizzazioni dei precari, le assunzioni nella sanità, gli interventi nel mondo dei rifiuti e il passaggio della differenziata in due anni dal 16% al 42%. Sono solo alcuni dei risultati raggiunti da questo governo, che ha dovuto fronteggiare, e lo ha fatto in maniera egregia, la più grande crisi sanitaria, sociale ed economica dei tempi moderni, quella causata dal Covid. Insomma un presidente che sta lavorando bene e che a nostro avviso è il naturale candidato del 2022. Non è possibile immaginare un percorso di normalizzazione della nostra terra che si interrompa dopo cinque anni”.
ELEZIONI ANTICIPATE A PALERMO
Riflettori ovviamente puntati anche su Palermo, perché dopo l’alluvione e le polemiche ad essa correlate, il futuro prossimo del capoluogo siciliano è più che mai al centro dell’interesse dei partiti all’opposizione di Leoluca Orlando. Il sogno della rivincita è comune a molti.
“Il sindaco è ormai arrivato alla fine di un’esperienza. Una giunta inconcludente e fumosa, povera di idee. Credo si sia arrivati alla fine di un ciclo, il sindaco farebbe bene a rassegnare le dimissioni e liberare la città intrappolata da troppo tempo. Diventerà Bellissima sta lavorando per costruire un’alternativa forte, capace di dare speranza ai palermitani e autorevole. Servono idee, impegno, azione per risollevare le sorti di questa città. Stiamo costruendo una lista forte, abbiamo tante personalità in lizza anche per ambire al ruolo di candidato sindaco, seppur per noi l’unità della colazione sia un valore fondamentale e per questa intendiamo lavorare. Immaginiamo una colazione di Centrodestra, aperta alle forze civiche, unita e compatta che si confronti apertamente per l’individuazione di un candidato sindaco che metta tutti d’accordo e possa varare un programma di rilancio per questa città”.
LARGO AI GIOVANI
“Infine permettetemi un piccolo inciso: la nostra è una città che vive tanti problemi e che ha uno sguardo troppo rivolto al passato, una città nella quale c’è poco spazio per i tanti giovani che vogliono impegnarsi e mettere a disposizione competenze e capacità. Per questo immaginiamo un progetto politico nuovo ed innovativo, che dia spazio ai tanti giovani volenterosi. Adesso tocca a noi e siamo pronti a questa sfida. Anche da questo dipenderà l’esito delle Comunali, che speriamo possano svolgersi anche prima della scadenza naturale”.