Bonus a rischio estinzione, ecco cosa perdi dal 31 dicembre e come cambia il Superbonus | Dimezzati o cancellati

Bonus a rischio estinzione - fonte pexels - palermolive.it

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Se stai ristrutturando casa e speravi nel contributo del superbonus stai attento, cambiano le cose

Con la Legge di Bilancio 2025, il Bonus Casa resta confermato ma con qualche modifica. Anche l’Ecobonus subirà cambiamenti, con aliquote che continueranno a variare a seconda degli interventi. Tuttavia, si discute di relazionare le detrazioni ai risultati reali in termini di risparmio energetico, per garantire una maggiore efficacia e giustizia nell’accesso agli incentivi. L’adeguamento alle norme europee della Direttiva Case Green rimane una priorità per il governo.

Riqualificare il patrimonio edilizio più energivoro, spesso appartenente a famiglie a basso reddito, richiede misure di supporto più mirate. Tra le ipotesi in discussione c’è quella di convertire le detrazioni in liquidità immediata o di modulare i tetti di incentivo in base al reddito. Inoltre, tecnologie che saranno dismesse entro il 2040, come le caldaie a gas, potrebbero essere escluse dai bonus già nei prossimi anni, accelerando la transizione energetica verso soluzioni più sostenibili.

Alcuni incentivi come il Bonus Verde non sono stati confermati per il 2025, segnando un possibile addio a questa agevolazione. In compenso, il Bonus Mobili dovrebbe essere prorogato per tutto il 2025, mantenendo una detrazione al 50% con un tetto di spesa di 5000 euro, in calo rispetto ai 10.000 euro disponibili fino al 2022. Invariata invece la scadenza del Bonus Barriere Architettoniche, fissata per dicembre 2025, anche se con nuove regole più stringenti per la fruizione.

Tra le proposte più rilevanti per il futuro degli incentivi edilizi c’è quella di un Testo Unico per i bonus fiscali. Questo strumento avrebbe l’obiettivo di semplificare una normativa che negli anni è diventata complessa e frammentata, creando confusione tra i contribuenti. Unificare la disciplina dei bonus in un unico riferimento normativo potrebbe favorire una gestione più chiara e trasparente, migliorando l’accesso alle agevolazioni e garantendo una maggiore certezza per i cittadini e gli operatori del settore edilizio.

Il Superbonus e gli altri incentivi per la casa: cosa cambia nel 2025

Dal 1° gennaio 2025, il Superbonus subirà un ulteriore ridimensionamento, scendendo al 65% rispetto all’attuale aliquota del 70%. Sarà inoltre limitato ai lavori per i quali, entro il 15 ottobre 2024, siano stati presentati la Cilas e, per i condomini, la delibera assembleare di approvazione. Rimangono anche altre agevolazioni per la casa, come il bonus ristrutturazioni, Ecobonus e sismabonus, ma con aliquote ridotte. Il bonus ristrutturazioni resterà al 50% per le prime case (con un tetto di 96.000 euro), ma scenderà al 36% per gli altri immobili. Anche l’Ecobonus e il sismabonus vedranno un calo progressivo delle aliquote nei prossimi anni.

Il bonus verde, che consente una detrazione Irpef del 36% per la sistemazione di aree verdi private, è in bilico. In assenza di proroghe, scadrà il 31 dicembre 2024. Tuttavia, emendamenti presentati dalla maggioranza potrebbero garantirne la sopravvivenza nel 2025. Nel frattempo, altri incentivi ambientali come il bonus colonnine di ricarica e il bonus carburante per i lavoratori sembrano destinati a scomparire. L’incertezza generale lascia aperte possibili modifiche nei prossimi mesi.

Bonus a rischio estinzione - fonte pexels - palermolive.it
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Fine dei bonus per la tecnologia: addio ai contributi tv e decoder

Dal 2025 non saranno più disponibili il bonus decoder tv e il bonus rottamazione tv. Entrambi erano stati introdotti per agevolare il passaggio ai nuovi standard tecnologici di trasmissione, ma con il completamento dello switch off non sono previsti ulteriori rinnovi. Anche altri bonus legati alla tecnologia, come il contributo per le colonnine di ricarica per auto elettriche, sembrano destinati a sparire.

Le agevolazioni per la casa e i bonus dedicati alla sostenibilità continueranno a esistere, ma con aliquote ridotte e condizioni più restrittive. Le discussioni parlamentari su emendamenti e possibili proroghe potrebbero cambiare il panorama attuale, specialmente per i bonus legati alla prima abitazione. Tuttavia, le misure che non generano un impatto economico significativo sulle casse dello Stato potrebbero essere mantenute in vita, offrendo qualche margine di manovra ai contribuenti.