Approvato il «bonus matrimonio»: in Sicilia tremila euro a chi si sposa

Il governo regionale ha varato un provvedimento per incentivare le unioni religiose e quelle civili. Si tratta del “bonus matrimonio”, che prevede per gli sposi un contributo fino a tremila euro

Il governo Musumeci ha approvato il “bonus matrimoni”, cui sono stati destinati tre milioni e mezzo di euro. Saranno così incentivate le unioni religiose e quelle civili. Infatti il provvedimento prevede un contributo fino a tremila euro per i riti che saranno celebrati in Sicilia. Il bonus ha l’obbiettivo di dare un incentivo concreto ed immediato alle coppie di sposi ed a tutte le imprese del settore, in crisi per l’emergenza coronavirus.

ANNULLATI 70.000 MATRIMONI

Ecco quello che ha detto l’assessore alla Famiglia Antonio Scavone: «Si tratta di una misura che mira anche ad attenuare gli effetti della crisi da Covid 19. Basti pensare che, secondo i recenti dati Istat si stima che i matrimoni annullati in Italia per effetto dell’epidemia sono circa 70 mila».

AZIENDE IN DIFFICOLTÀ

In special modo nel Sud, molte aziende sono in difficoltà perchè intorno ai matrimoni ruotano tante attività, che stanno soffrendo per la mancanza di tanti  matrimoni che sono stati rimandati o annullati da quando è scoppiato il Covid-19. Inoltre l’iniziativa vuole propiziare anche il ritorno nell’Isola anche degli  sposi di altre nazioni. Negli ultimi anni all’estero ha avuto un certo successo l’idea di venire  in Sicilia per sposarsi, approfittando dell’aiuto  di appropriati “Wedding planner” che organizzano e affiancano gli sposi che si rivolgono a loro.

IL BONUS UN VOLANO 50 MILIONI DI FATTURATO

Questo provvedimento dovrebbe garantire già da quest’anno una ripresa delle aziende del settore. Come afferma l’assessore all’Economia Gaetano Armao: «Si stima che il nostro contributo di 3,5 milioni di euro riuscirà a sviluppare un fatturato complessivo di circa 40, 50 milioni di euro fino alla durata della misura di sostegno e cioè fino al 31 luglio 2021. Non va trascurato che la stima degli introiti che ne deriveranno per l’erario regionale è pari se non superiore alla somma stanziata, oltre a considerare la riattivazione dell’indotto occupazionale legato alla realizzazione e svolgimento di questa tipologia di eventi». I criteri e le modalità di esecuzione degli interventi di sostegno saranno approvati con decreto degli assessori della Famiglia e dell’Economia.