La Corte di Assise di appello di Palermo ha confermato la condanna all’ergastolo al fine pena mai per tre omicidi al boss estradato dell’America, Ferdinando Gallina. Il capomafia, detto Freddy, di 44 anni è ritenuto colpevole di tre delitti risalenti al periodo compreso tra il 1999 e il 2000: si tratta degli omicidi di Felice Orlando, macellaio del quartiere Zen; Giampiero Tocco vittima di lupara bianca nell’ottobre 2000 mentre si trovava con la figlia, risparmiata in quell’occasione dal killer. E infine Francesco Giambanco, prima sequestrato e successivamente ucciso. Gallina risulta aver collaborato attivamente con elementi di spessore di cosa nostra quali Pipitone Vincenzo e Giovanbattista e Di Maggio Antonio. In particolare, per dare esecuzione alle direttive espressamente impartite dai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Nel 2008 l’arresto di Freddy Gallina, dopo un breve periodo di latitanza, dai militari della compagnia Carabinieri di Carini nell’ambito dell’inchiesta “TSUNAMI”. Tale operazione aveva permesso di accertarne il ruolo di reggente della famiglia mafiosa di Carini; era collettore delle direttive inerenti la gestione dei lavori pubblici e l’imposizione del “pizzo”. E inoltre per aver mantenuto un costante collegamento con gli allora latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo e Gaspare Pulizzi.