Un killer spietato ha cambiato completamente vita. Santi Pullarà, pluriomicida, uccise un bambino sparando colpi di pistola mentre il piccolo era in macchina con il padre. Un errore, in quel caso: il bersaglio, infatti, era Giuseppe Savoca, reo di aver attuato diverse rapine ai Tir. Questi delitti avevano portato il boss mafioso a scontare l’ergastolo in carcere. Durante la detenzione, lo spietato assassino ha rivelato un lato del suo carattere che non era mai riuscito a spiccare: si è appassionato al latino ed alla scrittura riuscendo, anche, a laurearsi.
La laurea, culmine di un percorso di cambiamento incredibile, ha portato a Santi Pullarà un regalo aggiuntivo: i giudici, colpiti da questa sorta di redenzione, hanno concesso la libertà condizionale all’ex assassino cancellando l’ergastolo perché hanno notato un “sicuro ravvedimento“. L’uomo andrà a vivere, secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, a casa di un professore universitario, Alessandro Fo, che lo ha preso a cuore e col quale ha avviato un rapporto docente-discente. Questo percorso, sempre secondo gli uomini di legge, ha portato alla “ricerca di un effettivo distacco dal passato, anche in termini di elaborazione delle ragioni delle scelte e dei condizionamenti di vita“.