Bozza nuovo decreto legge: niente zone gialle fino al 30 aprile

Confermato anche il divieto di spostamento tra Regioni, così come il coprifuoco alle 22

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In corso a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri per il nuovo decreto legge. Il testo sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni ed entrerà in vigore a partire dal 7 aprile, dopo la scadenza dell’attuale dpcm (prevista per il 6 aprile).

Il nuovo decreto, secondo quanto si legge nella bozza, conferma lo stop alle zone gialle per tutto il mese di aprile: l’Italia resterà tra arancione e rosso fino al 30 aprile. Confermato anche il divieto di spostamento tra Regioni, così come il coprifuoco dalle 22:00 alle 05:00.

ATTIVITA’ SCOLASTICHE

Dal 7 aprile al 30 aprile 2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado. La disposizione di cui al primo periodo non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni, delle Province autonome.

Nel medesimo periodo, nella zona rossa le attività didattiche del secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado nonché le attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado si svolgono esclusivamente in modalità a distanza. Nelle zone gialla e arancione le attività scolastiche e didattiche per il secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado si svolgono integralmente in presenza.

OBBLIGHI VACCINALI PER ESERCENTI PROFESSIONI SANITARIE ED OPERATORI DI INTERESSE SANITARIO

Il decreto impone anche l’obbligo di vaccinazione anti-Covid non solo per i medici a stretto contatto con i malati, ma per tutto il personale che lavora nelle strutture sanitarie. L’imposizione riguarda quindi tutto il personale, a partire da infermieri, operatori sociosanitari, dipendenti delle Rsa e degli studi privati e anche delle farmacie. Si prevedono anche sanzioni per chi rifiuta il vaccino”.