Brignoli: “A Palermo trattati come evasori, anni di chiacchiere e fumo negli occhi”
Alberto Brignoli, a pochi giorni dalla sfida tra Benevento e Palermo, ha rilasciato un’intervista al Giornale di Sicilia nella quale ripercorre il suo passato in maglia rosanero. Inevitabilmente il ricordo del portiere trentunenne (oggi ai greci del Panathinaikos) va sul brutto momento legato al fallimento della squadra rosanero, avvenuto al termine della stagione 2018-2019. Brignoli, in quella sua unica annata nel capoluogo siciliano, collezionò 33 presenze complessive (31 nel campionato di Serie B e 2 in Coppa Italia) subendo un totale di 35 reti. Il calciatore è un doppio ex della partita che si giocherà domenica 4 dicembre, in quanto arrivò in rosanero proprio dal Benevento, squadra con la quale disputò nel 2017-2018 il campionato di Serie A. Di seguito un estratto delle dichiarazioni rilasciate al noto quotidiano.
Brignoli: “Abbiamo pagato più di quel che dovevamo”
“Ho lasciato un pezzo di cuore a Palermo – afferma il portiere -, mi dispiace ancora per come è andata. Ci hanno trattato come degli evasori, come una squadra che nemmeno doveva esserci perché doveva fallire. Penso invece che abbiamo pagato più di quel che dovevamo pagare – prosegue Brignoli -. C’erano 40 milioni di debiti e se fossimo andati in A le cose sarebbero andare diversamente, avrebbero dovuto quantomeno farci finire il campionato – dichiara – e darci la chance di giocarcela. Poi le regole, se ci sono e sono giuste, devono essere uguali per tutti. Per me col Palermo, non è stato così. Secondo me è qualcosa che è andata oltre il calcio“.
Dubbi sulla dinamica del fallimento
“La dinamica del fallimento – dice ancora Brignoli – mi fa pensare che fosse la manovra più comoda per rilevare il club. Noi con l’Aic avevamo una sorta di accordo, sapevamo che se avessimo fatto un percorso con loro si sarebbe potuta garantire quantomeno la continuità sportiva. La sensazione, nel vedere quel che è successo dopo, è che qualcuno avesse più convenienza nel farci fallire invece che mettere sul mercato la società prima del fallimento”.
Sul presente della squadra rosa
“Ritorno del Palermo tra i cadetti? Sicuramente fa piacere – risponde -, ma la serie B è il minimo che meriti la piazza. Non conosco la nuova società ma se dietro c’è il City Group è sicuramente una società seria. Fa piacere rivedere il Palermo a questi livelli e mi ha fatto piacere vedere da lontano l’entusiasmo dello stadio pieno. Ai nostri tempi sicuramente ci è mancata un po’ di questa cosa, ma posso capire le persone. Sono state esasperate da anni di chiacchiere e fumo negli occhi“.
LEGGI ANCHE
Palermo, si sblocca l’iter per i lavori di restauro del ponte Oreto (palermolive.it)
Arenella, bene confiscato inutilizzato: “Il Comune lo acquisisca’ (palermolive.it)