Brumotti aggredito al Quarticciolo, subisce anche l’attacco di Chef Rubio

Chef Rubio a Brumotti: «Sei un infame, troppe poche te ne hanno date». Il servizio di Quarticciolo stasera a Striscia

E’ ancora sotto choc Vittorio Brumotti, vittima di un violento attacco martedì mentre registrava un servizio sullo spaccio di droga al Quarticciolo, un quartiere periferico di Roma. L’inviato di Striscia la Notizia è stato costretto a barricarsi con gli operatori del programma dentro il furgone e chiamare il 112. Prima era stato accolto tra i fischi, e poi aggredito con calci e pugni e cacciato via. «Mi hanno dato calci sulla schiena e sui reni ─ ha raccontato Brumotti ─. Hanno sbattuto la faccia contro il furgone della troupe, che inoltre è stato danneggiato. E mi hanno spaccato la bici». Poi ha aggiunto: «Il tutto condito dalle solite minacce di morte e nonostante la presenza delle forze dell’ordine, che hanno fatto il massimo per proteggermi».

INDAGINI IN CORSO

Le indagini sull’episodio sono in corso, e Brumotti e i due cameramen hanno condiviso i dettagli con i carabinieri accorsi. Anche perché per per l’inviato in bicicletta non è la prima volta che succede a Roma. Era già accaduto, per un servizio sullo stesso tema, in zona San Basilio nel 2017. Allora ci furono anche due colpi di pistola ed un cameramen rimase ferito con il lancio di un mattone. Il servizio integrale dell’aggressione di Quarticciolo sarà trasmesso stasera all’interno di Striscia la notizia.

L’ATTACCO DI CHEF RUBIO

Sui social, dove Brumotti ha condiviso la vicenda, non sono mancate le reazioni di sostegno. Ma anche tanti attacchi, come quello dai toni duri dello Chef Rubio: «Non sapete nulla del core immenso del Quarticciolo ─ ha scritto su Twitter ─. Voi giornalisti da strapazzo vi dovreste vergognare per la propaganda infame che riservate a chi è abbandonato dallo Stato. E resiste nonostante tutto con dignità e umanità. Brumotti sei un infame, troppe poche te ne hanno date». Tra le stories dell’inviato anche minacce: «Fai il bravo a Roma che ti svegli dentro a un sarcofago nell’oceano Atlantico».