Bufera su 18 App, al vaglio introduzione soglia Isee: “Dire che vogliamo abolirla è fake news”

A dirlo è il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che parla piuttosto di correttivi alla misura

18 app

È bufera sul bonus cultura destinato ai 18enni. Nei giorni scorsi un emendamento della maggioranza, a firma Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, ha proposto infatti la cancellazione della 18 App, bonus destinato ai neo maggiorenni, che consiste in 500 euro da spendere per teatro, cinema, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musei, concerti e mostre.  

Dopo l’aperta opposizione di Matteo Renzi, ma anche di PD e M5S (LEGGI QUI), il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha precisato: “Dire che vogliamo abolire la 18App è una fake news”. Si parlerebbe piuttosto di una revisione, insomma, volta a contemplare alcuni correttivi tra cui anche una soglia Isee “che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati”.

“L’emendamento è del Parlamento – ha sottolineato il ministro Sangiuliano – ma reputo si debba fare una riflessione”. Davanti alle troppe le truffe, la necessità quindi è quella di intervenire sulla 18App per “ridefinirla e rinominarla, affinché questo strumento diventi realmente una modalità di consumi culturali per i giovani orientandoli alla lettura di libri, alla visita di mostre, ai corsi di lingua e alla musica”.

Dalla 18 App alla Carta della cultura

“Apprezziamo la proposta del ministro Gennaro Sangiuliano di realizzare una vera Carta della cultura che superi ed elimini ogni criticità del passato. I 230 milioni destinati all’App18 dovranno dunque restare indirizzati a una misura analoga e sostitutiva”. Così hanno dichiarato i capigruppo di Forza Italia al Senato e alla Camera, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo. “Forza Italia rimane in attesa della riformulazione dell’emendamento che in questa legge di stabilità fissi le nuove regole, al fine di fugare ogni malevola e arbitraria interpretazione sul tema, e che introduca in questa stessa legge di Bilancio la nascita a gennaio 2023 della nuova “carta della cultura”.

L’opposizione di PD, M5S e Iv

La capogruppo PD Simona Malpezzi ha replicato di aspettarsi dal ministro un “parere contrario” all’emendamento, pena quella di “essere ricordato come il ministro che non ha difeso lo scippo di 230 milioni per i consumi culturali dei 18enni”. D’avviso analogo la presidente dei senatori M5s, Barbara Floridia: “Saremo a fianco del mondo del libro e della cultura in generale che chiede al Governo di tornare sui suoi passi”.

Intanto Italia Viva, attraverso una nota, fa sapere che è stata raggiunta la quota di 20mila firme per la petizione lanciata per salvare la 18App. “Una mobilitazione straordinaria – commenta – che fa immaginare di poter raggiungere molto presto il nuovo obiettivo fissato a 50mila sottoscrizioni”.

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