Politica all’attacco di Report, dopo il servizio dal titolo “Non c’è due senza tre”, andato in onda nel corso della trasmissione di Rai 3. Argomento vaccini anti covid e terza dose. Ad attaccare per primo è stato il Partito Democratico, con i parlamentari membri della Commissione di Vigilanza Rai. In una nota hanno annunciato un’interrogazione ai vertici Rai. «Ieri sera su “Report” ─ hanno scritto ─ è andato in onda un lungo compendio delle più irresponsabili tesi no vax e no Green Pass. Su questo chiediamo un chiarimento ai vertici Rai».
E continuando hanno specificato: «Sedicenti infermieri, irriconoscibili e coperti dall’anonimato come se si trattasse di pentiti di mafia hanno affermato di essersi infettati per responsabilità delle aziende farmaceutiche. Un sedicente “collaboratore del Comitato Tecnico Scientifico”, anch’egli irriconoscibile e anonimo, che denuncia la totale imperizia dell’organismo su cui poggiano le decisioni politiche a tutela della salute pubblica dall’inizio della pandemia.
Dubbi sull’efficacia dei vaccini. Perplessità sulla durata della copertura degli anticorpi. Affermazioni del tutto campate in aria sulla “larga frequenza di effetti collaterali” dopo la somministrazione del vaccino anti Covid. Speculazioni dietrologiche sul “grande business della terza dose” detenuto da “multinazionali del farmaco”. Concentrate solo a “accumulare enormi profitti con la perdita di efficacia della terza dose”, dubbi sulla efficacia del Green Pass e della sua eventuale estensione».
I parlamentari PD hanno osservato che questo e molto altro «è lo spettacolo a cui hanno assistito i telespettatori italiani su RaiTre. Perché con il servizio di Report “Non c’è due senza tre” firmato da Samuele Bonaccorsi e Lorenzo Vendemiale, è andato in onda un lungo compendio delle più gravi e irresponsabili tesi antivacciniste. Un episodio molto grave di disinformazione su una rete del servizio pubblico radiotelevisivo. Tanto più discutibile perché avvenuto proprio mentre operatori sanitari, giornalisti ed esponenti delle istituzioni sono obiettivo di manifestazioni No Vax e No Green Pass. Spesso violente, che si alimentano proprio delle falsità contenute e diffuse dal servizio di Report».
È intervenuto anche Andrea Ruggieri, deputato di Forza Italia e membro della Commissione di Vigilanza Rai. «Mi spiace ─ ha detto ─ ascoltare da Report la lagna qualunquista per cui “il vaccino è il business delle case farmaceutiche”, che per inciso hanno salvato il mondo. Mi spiace perché Report è la seguitissima trasmissione di un’azienda che dovrebbe esaltare il progresso scientifico e i suoi benefici anziché offrire argomenti agli scettici verso la bontà del vaccino, e perché è un po’ come se qualcuno dicesse che medici, infermieri e altri professionisti abbiano tratto profitto dalla pandemia grazie ai molti straordinari retribuiti nell’emergenza sanitaria scatenata dal Coronavirus. Sarebbe ingeneroso verso chi ha risolto un problema di tutti, anche di chi non si vuole vaccinare, e profonde sforzi (tanto il personale sanitario, quanto le case farmaceutiche) che la collettività retribuisce giustamente e volentieri».
La biotecnologa Beatrice Mautino, una delle pioniere delle comunicazione scientifica in Italia, a proposido della puntata di Report ha cinguettato senza troppi giri di parole: “La prima lettera a Report l’ho scritta nei primi anni duemila – ha rivelato su Twitter – . Ero una dottoranda e avevo visto un servizio che parlava di qualcosa che conoscevo e che era stato stravolto nel loro racconto. Da allora è capitato spesso. Lo chiamano giornalismo a tesi. Mi chiedo se sia giornalismo”.