Bullismo, a Palermo la sensibilizzazione passa anche dallo sport: “Tanti genitori ci chiedono aiuto”
L’intervista di Palermo Live a Mimmo Lo Tartaro, responsabile della DSW – Dynamic Sicilian Wrestling, realtà sportiva siciliana impegnata nella lotta al bullismo
“Ci sono stati tanti casi di ragazzini che durante gli allenamenti avevano strane reazioni da cui poi sono emersi episodi di bullismo. Così abbiamo deciso di andare nelle scuole, sia elementari che medie, per fare qualcosa che potesse contrastare questo fenomeno”. A raccontare a Palermo Live l’impegno nella lotta contro bullismo e cyberbullismo è Mimmo Lo Tartaro, allenatore di lotta libera nonché organizzatore di esibizioni di wrestling ed eventi con un forte messaggio rivolto ai più giovani ma non solo. Ormai da tempo, infatti, insieme al maestro di kick boxing Giuseppe Gabriele Mazzola, Lo Tartaro porta avanti una serie di iniziative, sia a Palermo che in provincia, volte a sensibilizzare su tematiche più che mai scottanti.
Nonostante infatti di bullismo e cyberbullismo oggi si parli di più che in passato, la necessità di confronto e sensibilizzazione su tali temi sembra essere ancora alta. A mostrarlo, ad esempio, lo spiacevole episodio accaduto giusto qualche giorno fa a Roma durante la proiezione del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” di Margherita Ferri, all’interno della rassegna Alice nella Città. Davanti alla storia di Andrea Spezzacatena, 15enne romano che nel 2012 si è tolto la vita dopo aver subito atti di bullismo e cyberbullismo a scuola, purtroppo alcuni studenti hanno pronunciato insulti e parole gravissime.
“Il ragazzo dai pantaloni rosa”
Il film, che uscirà ufficialmente nei cinema domani, 7 novembre, è già diventato un caso. Le numerose anteprime organizzate con le scuole sono state un modo per proseguire il lavoro di sensibilizzazione portato avanti da Teresa Manes, la mamma di Andrea, l’adolescente “colpevole” di essere andato a scuola indossando un paio di jeans che, per un errore nel lavaggio, erano diventati rosa. Un aneddoto semplice, quotidiano, che ha tuttavia scatenato crudeli atti di bullismo verso il ragazzo, culminati nella creazione di una pagina Facebook.
“L’essere umano è davvero strano. Il telefonino doveva aiutarci, anche a essere utili alla società, ad aiutare gli altri. E invece no, spesso le persone lo usano nella maniera sbagliata – commenta Mimmo Lo Tartaro -. Si pensa che da dietro allo schermo nessuno ti venga mai a cercare per un ‘semplice’ insulto”.
Sensibilizzazione nelle scuole
Il bullismo negli ultimi anni si è fatto sempre più “virtuale”. È sbarcato sui social dando vita al cyberbullismo e a tanti altri fenomeni che finiscono per schiacciare la vittima, conducendola in alcuni casi anche a gesti estremi. Sensibilizzare sul tema è importante, oggi più che mai. Lo si potrebbe definire addirittura vitale. “Noi abbiamo organizzato qualche tempo fa delle iniziative nelle scuole – racconta Lo Tartaro -. Abbiamo trovato appoggio dall’allora assessore allo Sport Sabrina Figuccia e con il responsabile di Coordinamento trasporti e mobilità Alessandro Intravaia, la psicologa Giada Conti, il Capitano dei Carabinieri, il maestro Giuseppe Gabriele Mazzola, Tomaselli Emanuele, maestro di Karate, e Cindy Cabri, maestra di danza moderna, abbiamo tenuto questi seminari, di cui ovviamente noi della Dynamic Sport Center abbiamo curato la parte sportiva”.
Il valore dello sport
“Lo sport aiuta un sacco – spiega Lo Tartaro -. Lo vedo quotidianamente in palestra. Ovviamente devi avere un mentore che ti sappia accogliere, coinvolgere e trattare in una certa maniera. E io vedo nel maestro Gabriele (che col fratello Ignazio ha fondato il Tiger Team Kickboxing) la persona giusta per portare alla rinascita di una persona. C’è un grande lavoro dietro. Lui sa riconoscere il carattere di ogni ragazzo: chi ha bisogno di essere spronato, chi di essere coccolato. Lo sport aiuta tanto a livello di autostima ed è quello che molti genitori ci chiedono: ‘Non voglio che mio figlio diventi il campione del mondo, ma che stia bene’“.
“Il bullo ha bisogno di aiuto”
Sensibilizzare aiuta a ridurre anche le “zone grigie”: “Sono quelli che vedono ma non fanno nulla, non intervengono, non si mettono né da una parte né dall’altra oppure si mettono a deridere unendosi al branco anziché aiutare la vittima”. Che non si cada, però, nell’errore di “demonizzare” il bullo: anche lui ha bisogno d’aiuto. “Forse ha più bisogno del bullizzato – sottolinea Lo Tartaro -. Parte tutto da lui: non c’è bullizzato se non c’è il bullo. Tutto spesso parte da una situazione di disagio, magari legata all’ambiente in cui si è cresciuti. A volte si sviluppa quel pensiero: ‘Picchio per non essere picchiato, mordo per non essere morso’. Un atteggiamento sulla difensiva che ti porta a vedere male tutti”.
“Uniti contro il bullismo e la violenza sulle donne”
Mimmo Lo Tartaro, come DSW – Dynamic Sicilian Wrestling, è tra gli organizzatori del primo evento “Uniti contro il bullismo e la violenza sulle donne”, che si è svolto a Partinico il 27 luglio 2024 con la collaborazione dell’assessore Fabio Bosco. Un evento che si è aperto con un convegno presso il palazzo dei Carmelitani, che è proseguito con esibizioni di sport di contatto e combattimento prezzo la piazza Duomo per poi concludersi con lo show di wrestling SummerSmash. Una giornata di valori e di sport insieme a esperti del settore, grandi e bambini, famiglie e atleti per ribadire il no al bullismo e alla violenza di genere. Un no che c’è bisogno di ribadire ogni giorno di più con sempre maggiore insistenza.