Buoni postali sottovalutati, come un semplice certificato si trasforma in un tesoro: questi valgono migliaia di euro

Buoni postali - fonte Federconsumatori - palermolive.it

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Nella giungla delle offerte di risparmio esiste uno scoglio sicuro che è rappresentato dai vecchi buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali (BFP) e i libretti postali sono strumenti di risparmio emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP) e distribuiti esclusivamente da Poste Italiane attraverso una vasta rete di uffici postali presenti su tutto il territorio italiano. Entrambi gli strumenti sono garantiti dallo Stato italiano e rappresentano una soluzione sicura per chi desidera gestire o investire il proprio denaro. I libretti sono pensati per la gestione quotidiana del denaro e possono essere utilizzati come conto di regolamento per altri prodotti finanziari. I buoni fruttiferi postali sono progettati per investimenti a medio-lungo termine, offrendo rendimenti superiori rispetto alla semplice giacenza su un libretto.

Sono oltre 30 milioni i Libretti Postali e circa 46 milioni i Buoni Fruttiferi Postali sottoscritti in tutta Italia. Strumenti che si confermano dunque tra le soluzioni di risparmio più affidabili per i cittadini. Fino a pochi anni fa gli strumenti postali erano molto ambiti e considerati tra i migliori in tema di investimento. Purtroppo ad oggi i rendimenti generali sono calati e quelli che erano porti sicuri oggi sono diventati a malapena piccoli scogli nel mare della crisi per i risparmiatori. Ci troviamo in una situazione in cui è possibile per lo più optare per investimenti potenzialmente molto redditizi ma rischiosi, e investimenti sicuri ma poco redditizi.

I buoni fruttiferi postali in ogni loro forma sono convenienti perché godono di una tassazione agevolata del 12,50%, oltre ad essere esenti da imposta di successione, senza contare che non sono previste spese o commissioni di sottoscrizione, di rimborso o di gestione, eccetto gli oneri di natura fiscale. Esistono anche i buoni fruttiferi postali per i minori, uno strumento di risparmio postale ideato proprio per chi ha meno di 18 anni, ma possono essere intestati ai minori soltanto entro i 16 anni e 6 mesi. L’obiettivo è quello di garantire ai più giovani una somma che potrà essere ritirata una volta diventati maggiorenni.

Che cosa sono i buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali (BFP) sono strumenti finanziari emessi da Poste Italiane, in collaborazione con la Cassa Depositi e Prestiti, che offrono una forma di investimento sicura e a lungo termine. Essi rappresentano una sorta di obbligazione, garantita dallo Stato italiano, che permette al risparmiatore di ottenere un rendimento sul capitale versato. I buoni fruttiferi postali sono caratterizzati da una durata variabile e dall’assenza di costi di gestione, rendendoli particolarmente attrattivi per chi desidera far crescere il proprio capitale senza rischi eccessivi.

Investire in un buono fruttifero postale significa accantonare una somma di denaro e lasciarla maturare nel tempo. Il rendimento dipende dalla durata dell’investimento e dalle condizioni economiche al momento della sottoscrizione. Se il buono raggiunge la scadenza prevista, il titolare può richiedere il rimborso del capitale iniziale, maggiorato degli interessi maturati. Inoltre, nel caso in cui il titolare non riscatti il buono entro la scadenza, il valore potrebbe continuare a crescere, offrendo un ulteriore margine di guadagno.

Buoni postali - fonte tgposte.it - palermolive.it
Buoni postali – fonte tgposte.it – palermolive.it

Il valore dei buoni e la successione

Un aspetto interessante dei buoni fruttiferi postali è la possibilità di riscatto anche da parte degli eredi, nel caso in cui il titolare originale sia deceduto. La linea di successione, che include figli, nipoti o altri parenti diretti, permette di recuperare il valore del buono purché vengano rispettati i termini legali. Per procedere, è necessario presentare la documentazione richiesta presso un ufficio postale, seguendo un iter semplificato, soprattutto se il buono è ancora entro i dieci anni dalla sua emissione.

Il valore dei buoni fruttiferi postali può aumentare significativamente con il passare degli anni, grazie all’accumulo degli interessi e, in alcuni casi, a rivalutazioni determinate dalle variazioni monetarie, come l’introduzione dell’euro. Alcuni buoni emessi diversi decenni fa hanno raggiunto oggi valori inaspettatamente elevati, rendendoli una forma di investimento a lungo termine particolarmente vantaggiosa. Per conoscere il valore attuale di un buono, è possibile rivolgersi a Poste Italiane, che fornisce informazioni aggiornate e calcoli specifici, garantendo trasparenza e assistenza agli investitori.