Quando il Governo ha varato il decreto che prevedeva lo stanziamento di 400 milioni per il sostegno alimentare destinato alle famiglie italiane in stato di necessità, a Palermo il giorno dopo si registrarono 15mila iscrizioni per richiedere i buoni spesa. Di queste una parte furono eliminate perchè da un primo controllo risultarono incomplete o sbagliate, fino ad arrivare a considerare ammissibili solo 5.115 domande, completate anche con l’autocertificazione.
Ma per essere valide non è bastato che le domande fossero completate. Infatti delle 5.115 considerate valide, per ora ne sono state confermate solo 2.705. E di queste, non tutte hanno diritto al bonus, perché in 1.270 hanno dichiarato introiti mensili superiori a 560 euro o depositi bancari superiori a 6.000 euro. Oltrepassando questi limiti, non si può avere diritto alla misura sociale. Per cui in questa prima fase, i buoni pasto saranno accreditati solo a 1.435 famiglie, che domani troveranno nelle tessere del codice fiscale le somme a loro accreditate che vanno da 60 a 110 euro. Potranno spenderli nei 149 punti vendita accreditati. Degli aventi diritto, 1.046 hanno introiti da 0 a 400 euro, e 81 da 400 a 560 euro.
Delle 5.115 completate, ne rimangono ancora 2.410 da controllare. Se teoricamente venissero tutte accolte, si potrebbe arrivare ad un totale di 3.845 famiglie a godere dell’assistenza. Niente a che vedere con i 15.000 iniziali.