Burioni esulta: «Il vaccino Moderna? Non è possibile chiedere di meglio»
L’FDA americano ha espresso parere favorevole anche al vaccino prodotto dall’azienda farmaceutica Moderna, che avrebbe ottenuto risultati straordinari
Dal fronte dei vaccini arrivano ottime notizie: anche il farmaco di Moderna, che dovrebbe ricevere l’ok dell’Ema il 6 gennaio, si è dimostrato efficace e sicuro contro il Covid-19. È dimostrato dai dati sullo studio di fase 3 Cove pubblicati sulla rivista peer review New England Journal of Medicine.
MODERNA, I DATI FINALI DELLA SPERIMENTAZIONE
Dei 30.420 partecipanti alla sperimentazione del vaccino di Moderna, solo 196 si sono ammalati di Covid con sintomi. Di questi, però, solo 11 avevano ricevuto il vaccino, mentre gli altri 185 avevano ricevuto il placebo. Il vaccino di Moderna ha quindi una efficacia nella prevenzione del 94,1% nelle forme sintomatiche e del 100% delle forme gravi. Inoltre ha dimostrato di avere una ottima stabilità anche a temperature tra i 2 e gli 8°
Questa osservazione è avvenuta nel corso della seconda metà del 2020. Infatti in questo periodo il vaccino è stato inoculato ai volontari di 99 località degli Stati Uniti tra il 27 luglio e il 23 ottobre. I volontari avevano oltre 18 anni. Degli oltre 30mila partecipanti, in 30 hanno avuto una forma grave di Covid-19, ma nessuno di loro faceva parte del gruppo a cui era stato somministrato il vaccino.
L’ESULTANZA DI BURIONI
Il virologo Roberto Burioni ha commentato con entusiasmo i risultati della sperimentazione in un tweet: «I nuovi dati sul vaccino Moderna sono entusiasmanti, e aprono la porta alla speranza di sferrare un colpo mortale al coronavirus. Un po’ come quello inferto a suo tempo al virus della poliomielite» ─ ha ricordato il virologo ─. Ed ha aggiunto: «L’efficacia e sicurezza del vaccino Moderna sono state state del 94,1% contro l’infezione e del 100% contro l’infezione severa. Non era possibile chiedere di meglio. I dati di efficacia e di sicurezza non sono molto diversi da quelli del vaccino Pfizer e questo è molto importante, perché avere due studi separati, con due vaccini separati, che forniscono su due popolazioni indipendenti risultati estremamente simili è di grande conforto e ci fa sperare che i risultati siano, come sembra, estremamente affidabili. Due vaccini sicuri e mostruosamente efficaci, alla faccia dei gufi e dei diffidenti. Ora vacciniamo!».
QUANTE DOSI ARRIVERANNO IN ITALIA
Durante la conferenza stampa al ministero della Salute sul monitoraggio della Cabina di regia che illustra l’andamento dell’epidemia di coronavirus in Italia, il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha dichiarato che dopo l’ok dell’Ema per il vaccino di Moderna spetteranno all’Italia “altri 10 milioni e 600mila dosi di vaccino”. Quindi, ha ricordato Locatelli, il totale di dosi tra Pfizer e Moderna, arriva quindi “a sfiorare i 62 milioni di dosi”, che arriveranno in Italia a scaglioni: «Oltre alle prime 470mila dosi di vaccino, vi saranno a gennaio ogni settimana dalle 450mila alle 490mila dosi e questo è un dato importante che dimostra che questa sarà la nostra più grande campagna vaccinale», ha aggiunto infine Franco Locatelli.