Il bus di turisti precipitato il 3 ottobre 2023 dal cavalcavia di Mestre non è uscito di strada per un malore dell’autista, ma per la rottura dello sterzo del mezzo. Sarebbe stato dunque un incidente meccanico, secondo la perizia, a causare la strage in cui persero la vita 22 persone.
Secondo i periti, la rottura del perno destro, ammalorato, messo a confronto con quello ‘sano’ di sinistra, e il conseguente cedimento del giunto dello sterzo, hanno portato l’autobus a sbandare senza che l’autista potesse gestire il mezzo, caduto poi per circa 15 metri.
L’inchiesta non è comunque conclusa. Adesso ci saranno le deduzioni e il contributo dei periti di parte. Inoltre, resta da spiegare come si sia potuto rompere il perno in un bus “che aveva solo un anno di vita” e che per gli esperti avrebbe eventualmente potuto cedere “a fronte di una brusca frenata o una sterzata”. Circostanze non riscontrate dalla ricostruzione dell’incidente. Si ricorda che nell’inchiesta sono indagati in quattro: tre funzionari del Comune di Venezia e l’amministratore delegato di La Linea, l’azienda di autotrasporto per cui lavorava l’autista.