Busta paga, il datore di lavoro ti ha trattenuto questi soldi: adesso puoi chiedere il risdarcimento grazie a questa legge | Fai subito domanda
Se il datore di lavoro ti ha trattenuto questi soldi, allora è il momento di chiedere il risarcimento, ecco la legge che te lo permette.
Saper leggere una busta paga permette al dipendente di far valere sempre i proprio diritti ed eventualmente chiedere a risarcimenti ed interventi sugli importi, nel caso in cui ce ne fossero i presupposti.
Nelle ultime ore sembra essere scattato un vero e proprio allarme tra i dipendenti che avrebbero notato delle irregolarità sulle loro buste paga e questo potrebbe essere il momento di chiedere un risarcimento.
Sappiamo bene che gli importi che sono presenti su questo documento sono decisi in maniera specifica da accordi precontrattuali e che, alcuni dei diritti dei dipendenti sono indicati dalla legge, per evitare che i lavoratori non li vedano rispettati.
Ci sarebbe, in particolare, una voce che, molti datori di lavoro non inseriscono in busta paga e che adesso potrebbe dar diritto al risarcimento. Ecco di quale si tratta.
Busta paga, attenzione agli importi mancanti
Quindi è possibile che, analizzando la propria busta paga, ci si renda conto che mancano delle voci e che questo crei un’ammanco di denaro nel conteggio finale della busta paga. Si chiede ai dipendenti di prestare attenzione. Considerando le difficoltà a livello economico che ogni giorno si affrontano, sembra normale che, il mancato rispetto delle regole, da parte del datore di lavoro, per quello che riguarda la presenza in busta paga, di alcune voci a cui si ha diritto, potrebbe creare non poche problematiche. Questa volta, ad intervenire a riguardo sarebbe stata la Corte di Cassazione.
Occorre ammettere che si tratta di una regolamentazione alquanto angusta, su cui si sono accesi i riflettori solo di recente. Per questo motivo è opportuno, far valere adesso il proprio diritto. Basta presentare domanda a i dipendenti possono, non solo ottenere ciò a cui hanno diritto, ma anche gli arretrati a riguardo.
Finalmente un po’ di chiarezza a riguardo
La Corte di Cassazione è intervenuta in merito ai diritti dei lavoratori. Sembra fosse idea comune che, nel momento in cui il dipendente goda dei giorni di ferie, non abbia diritto a benefit come i buoni pasto. Quest’ultimi, in genere, sono concessi dall’azienda in base a degli accordi specifici. Ebbene l’ordinanza 25840/2024, ha sancito per la prima volta, il diritto del lavoratore di ricevere dei buoni pasto anche durante le ferie. Un’ordinanza che probabilmente potrebbe avere delle importanti conseguenze. In questa prospettiva i ticket mensa sono considerati elementi normali della retribuzione, quindi spettano al lavoratore anche quando gode dei giorni di ferie a cui ha diritto.
Sembra che questa ordinanza potrebbe fare in modo che i dipendenti che fino ad oggi non hanno mai ricevuto i buoni pasto durante il proprio periodo di ferie, potrebbe far valere il proprio diritto e chiedere anche un risarcimento. Si teme quindi un’ondata di cause nei confronti del datore di lavoro.