Caccamo, il Comune istituisce il Premio Nazionale “Roberta Siragusa”
A dare notizia dell’iniziativa in ricordo della giovane brutalmente uccisa, è il sindaco Nicasio Di Cola
La memoria si perpetua.
E diventa monito prezioso per le comunità e i territori, affinchè nessuna morte, anche la più cruenta, sia vana.
Lo sa bene il Comune di Caccamo, che intende onorare e preservare nel tempo il ricordo di Roberta Siragusa, la diciassettenne trovata senza vita in un dirupo di campagna nel gennaio scorso.
Con una delibera di Giunta, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicasio Di Cola ha avviato le procedure per l’istituzione del Premio Nazionale dedicato alla giovane concittadina.
A riceverlo, ogni anno, sarà una personalità distinatasi per l’impegno profuso nell’affermazione delle pari opportunità e nel contrasto alla violenza di genere e contro le donne.
IL PREMIO
A costituire il Comitato promotore del Premio, saranno la società civile, l’associazionismo laico e religioso, le istituzioni pubbliche, i familiari e gli amici di Roberta.
Tutti lavoreranno per promuovere attivamente le finalità del Premio e divulgarne i contenuti.
E, naturalmente, per supportare l’organizzazione di tutte le iniziative che ad esso afferiscono.
A presiedere il Premio, sarà un Comitato scientifico del quale faranno parte personalità di alto e riconosciuto profilo nei vari ambiti di appartenenza: economico, sociale, giuridico, scientifico, artistico, filosofico, giornalistico e letterario.
I componenti della Giuria avranno il compito di valutare le richieste e le candidature che perverranno di anno in anno e attribuire così il Premio al soggetto più meritevole.
Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, il riconoscimento a livello nazionale diventerà patrimonio della comunità di Caccamo e di tutto il Paese nel tempo, anche a beneficio delle generazioni future.
L’iniziativa mira a stimolare e incoraggiare qualsiasi forma di contributo scientifico, accademico, politico e civico volto ad affermare la nozione di pari opportunità.
E, con essa, il radicamento universale dei diritti della donna.
UNA VITA SPEZZATA VIOLENTEMENTE
Lo scorso 24 gennaio la studentessa è stata ritrovata in un burrone in contrada Monte Rotondo.
In carcere, con l’accusa di omicidio, il fidanzato Pietro Morreale.
Ad oggi, si tratta dell’unico indagato per la morte della giovane che ha indignato e lasciato attonita la comunità caccamese, strettasi attorno alla famiglia della vittima.
Una comunità ferita e incredula che ha però espresso una posizione di assoluta e ferma condanna nei confronti della violenza.
A partire dal primo cittadino Nicasio Di Cola che, anche in occasione dell’annuncio ufficiale del Premio, ha voluto ribadire la vicinanza e la gratitudine dell’amministrazione alle famiglie Siragusa e Brancato.
“Uniti nel nome di Roberta – si legge nella pagina di facebook del Comune – lotteremo e resisteremo insieme per ribadire il valore universale e primario del rispetto della persona umana”.
IL COMUNE DI CACCAMO IN PRIMA LINEA CONTRO I FEMMINICIDI
Non solo parole, ma gesti concreti dal forte significato simbolico, che raccontano la coesione e la compattezza di un territorio, delle istituzioni e degli abitanti.
L’ istituzione del Premio – che potrebbe svolgersi il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è solo l’ultima delle iniziative volute dal Comune per sensibilizzare la comunità sul fenomeno dei femminicidi.
E per tenere viva la memoria di Roberta, alla quale è stata intitolata la Villa Comunale di via del Carmine.
Una panchina rossa, emblema della campagna contro il femminicidio, reca il suo nome e indica la necessità di tenere sempre alta l’attenzione per contrastare la violenza contro tutte le donne.
Con lo stesso spirito, l’amministrazione ha intitolato alla ragazza un nuovo parco giochi all’interno della Villa.