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Calcioscommesse e legge italiana: verso il riordino del settore

Negli ultimi anni il rapporto tra Governo italiano e scommesse è cambiato molto: tante modifiche, cambi di fronte e nuovi decreti. L’obiettivo però è sempre rimasto lo stesso: assicurare trasparenza e sicurezza ai giocatori, quindi riorganizzare e legalizzare il più possibile l’intero settore.
Per riuscirci, nell’ultimo decennio si sono susseguite molteplici novità tra lo sport e la politica, volte a trovare un compromesso che andasse bene a tutti. Oggi la situazione è in fase di stallo, ma la strada è tracciata.

Scommesse e legge italiana: un riepilogo degli ultimi 10 anni

Tutto è cominciato con una direttiva comunitaria della Commissione Europeo nel luglio del 2014. Qui si raccomandava di proteggere la salute dei consumatori dai giochi online. È quindi stato proposto di vietare
qualsiasi tipo di pubblicità delle sale slot, delle piattaforme online e delle scommesse sportive perché considerata pericolosa: questa poteva banalizzare il gioco, dipingendolo come un’attività remunerativa, semplice e senza rischi.

Si è quindi fatto sentire anche il Governo italiano, che ha rinnovato il Decreto Legge n.158 promosso nel 2012. L’obiettivo nazionale era quello di vietare pubblicità nelle trasmissioni radio e televisive, proibendo
anche qualsiasi tipo di messaggio offline che esaltasse il gioco d’azzardo senza mettere in guardia i consumatori sui rovesci della medaglia.

Nel 2016 però ecco un nuovo decreto, volto a stabilire il divieto assoluto di pubblicità che riguardasse il gioco d’azzardo su tutte le tv generaliste nella fascia protetta. Tuttavia, ciò non includeva le televisioni private e locali, libere di promuovere i propri interessi. Ecco quindi che nel 2018 arriva il famoso “Decreto
Dignità”,
con l’obiettivo di vietare a tutti qualsiasi genere di pubblicità su ogni mezzo di informazione online e offline.

Questa censura fu attaccata fortemente da molti consumatori e addetti ai lavori, ma anche da molte società sportive che stavano avviando le prime partnership con poker house e brand di gioco d’azzardo. Nonostante l’intervento dell’AGCOM volto a tracciare nuove linee guida meno stringenti, la situazione
rimane poco chiara.

Il riordino del settore delle scommesse

La situazione ad oggi è un po’ in fase di stallo. Il confine tra ciò che è permesso dal Governo e ciò che invece va oltre è molto sottile. Non solo per i club di Serie A, ma anche e soprattutto per i consumatori abituali che faticano a comprendere le regole e a distinguere una piattaforma certificata da una clandestina. Oggi di fatti le opportunità per scommettere sono molteplici, con differenti tipologie e canali: le più amate sono quelle inerenti al calcio, dove crescono sempre più gli appassionati dei pronostici studiati oggi di Top
Scommesse.

Ecco quindi che, il 3 aprile del 2024 il Governo italiano ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto n.41, il cosiddetto Decreto PVR (Punti Vendita di Ricarica dei conti di gioco online). Si tratta di un’implementazione della nuova normativa sul riordino del gioco online, volta a trasformare in maniera radicale l’intero panorama delle scommesse sportive su piattaforme online nel Bel Paese. L’obiettivo di
questo provvedimento è quello di offrire una regolamentazione più chiara del settore del betting, nella speranza di garantire ai clienti maggior trasparenza.

Rispetto alle linee guida stabilite dalla Legge di Delega Fiscale del 2023 quindi, cosa cambia? Innanzitutto la limitazione sul numero di concessioni detenibili contemporaneamente da un singolo operatore: oggi ogni casa di produzione potrà acquisire una sola licenza per volta. Questa è una manovra fatta per ridurre la quantità ed aumentare la qualità degli operatori sul mercato italiano.

In secondo luogo, è obbligatorio ora per i concessionari gestire direttamente i propri siti online con dominio nazionale. L’obiettivo è quello di eliminare i cosiddetti siti “fotocopia” gestiti da altri operatori sullo stesso territorio, i quali propongono esattamente gli stessi servizi ma con una “pelle” diversa.

Infine, questo nuovo decreto porterà più burocrazia all’interno dei Punti Vendita Ricarica. Ci saranno regole più stringenti, requisiti da soddisfare e autorizzazioni da ottenere – come ad esempio l’iscrizione ad
un albo e l’adozione di firme digitali per completare alcune procedure.

È chiaro come tutto ciò non sia stato apprezzato subito da tutti, ma la strada sembra tracciata: il Governo italiano vuole riorganizzare e legalizzare il mondo delle scommesse sportive.

Published by
Redazione PL