Caldo africano, si avvicina il picco di Caronte: ecco la possibile fine della morsa dell’anticiclone

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Il caldo africano di Caronte farà da protagonista per tutta la settimana su tutta l’Italia. Per i prossimi giorni è anzi previsto un ulteriore incremento delle temperature, oltre a un costante aumento dell’umidità che renderà il caldo ancora più sgradevole.

“L’apice di questa ondata di caldo si manifesterà a partire dalle giornate di Giovedì 18 e Venerdì 19 Luglio – spiega ilMeteo.it – per poi giungere al culmine proprio a cavallo del weekend quando al gran caldo africano si unirà un livello di afa sempre più elevato che contribuirà a una pesante percezione della calura sul nostro corpo. Le condizioni più difficili sono previste sulla Valle Padana e su gran parte dei litorali, dove la sensazione di disagio bioclimatico andrà alle stelle”.

Caldo e temporali

Sul fronte meteo non c’è molto da dire: i cieli si manterranno in gran parte sereni da nord a sud. “Le uniche eccezioni – spiegano gli esperti – saranno dovute ad isolati ed improvvisi temporali di calore che si potranno sviluppare sui rilievi alpini e localmente sulla dorsale appenninica, in particolare tra le giornate di Venerdì 19 e Sabato 20 Luglio quando si prevede una lieve flessione del campo barico a causa di un piccolo nucleo d’aria instabile in discesa dal Nord Europa che lambirà proprio l’arco alpino, innescando così maggiori contrasti tra l’aria più fresca in quota e il caldo umido preesistente”. Per questo alcuni fenomeni potrebbero assumere carattere di forte intensità ed essere caratterizzati da frequente attività elettrica, forti rovesci di pioggia, possibili grandinate e raffiche di vento. Si tratterà comunque di episodio di breve durata, da pochi minuti a qualche ora, localizzati su aree relativamente ristrette. Si verificheranno più frequentemente nel tardo pomeriggio o in prima serata, quando il riscaldamento diurno raggiungerà il suo picco.

A quando la fine?

Ma quando si allenterà la morsa dell’anticiclone? “Per vedere qualche segnale di cambiamento su scala generale – ipotizzano i meteorologi – bisognerà probabilmente attendere la prossima settimana o più probabilmente la fine del mese quando il flusso Atlantico cercherà di scendere di latitudine in forma più decisa, con l’intento di riportare qualche temporale refrigerante più diffuso e un contesto climatico di conseguenza meno bollente. Bisognerà però attendere ancora qualche giorno prima di poter confermare tale ipotesi”.

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