Il maltempo si abbatte sull’Italia in un 2023 che si classifica fino ad ora al primo posto tra i più caldi mai registrati nel Pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 1,1 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione dell’allerta meteo di autunno, sulla base delle elaborazioni dei dati relativi ai primi nove mesi del 2023 della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1850 secondo il quale peraltro la previsione al 99% sarà confermata a fine anno.
I primi nove mesi, sottolinea la Coldiretti, sono stati i più caldi della media in Europa e Sud America mentre in Africa si è raggiunto il secondo valore più alto ed in Asia il quarto. In particolare il 2023 si posiziona in Italia al secondo posto tra gli anni più caldi dal 1800con una temperatura superiore di 0,82 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800, secondo i dati Isac Cnr nei primi nove mesi con l’anomalia climatica che è stata addirittura di +1,02 gradi al nord. Si conferma dunque anche quest’anno la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio.