Stupro 18enne, il padre ci ripensa: «Devi tirare dritto per la tua strada»
È cambiato l’atteggiamento del papà della ragazza che avrebbe subìto lo stupro a Tre Fontane: «Non avere tentennamenti»
Dall’ordinanza firmata dal gip Riccardo Alcamo emergono particolari sulla vicenda del presunto stupro avvenuto a Tre Fontane. Viene inquadrata meglio la posizione degli indagati e dei genitori della ragazza vittima dello stupro. Per quanto riguarda l’atteggiamento del padre della 18enne, ieri il Procuratore capo di Marsala Vincenzo Pantaleo ha detto, come si legge nel Giornale di Sicilia: «Dopo un iniziale momento di incredulità dovuto all’estrema gravità del fatto denunciato, il genitore della persona offesa si è mostrato solidale nei confronti della figlia. Ed ha collaborato con gli inquirenti ai fini dell’accertamento della verità». Il genitore della giovane in un primo momento aveva difeso i quattro giovani che avrebbero abusato della figlia definendoli «bravi ragazzi», spiegando ai carabinieri: «Mia figlia vi ha raccontato dei fatti non veri . Era sotto l’effetto di sostanza alcoliche e quindi non era in grado di capire quanto accaduto».
LA NUOVA POSIZIONE DEL PAPÀ
La posizione del papà della ragazza nell’ordinanza scritta dal gip però cambia, è più collaborativa nei confronti degli inquirenti. Il genitore, tornato in caserma il giorno dopo, ha fatto mettere a verbale tutt’altro rispetto a ciò che aveva detto prima. Ha spiegato che «una volta che ha parlato con più attenzione con la figlia» si era ricreduto. Un nuovo atteggiamento che emerge anche dalle intercettazioni ambientali disposte sulla vettura della famiglia: «….tu non devi difendere a nessuno…tu devi tirare la tua strada…», ha detto il papà dice rivolgendosi alla figlia. E inoltre: «…una cosa è fare una festicciola di compleanno, una cosa è passare alla violenza…». Sostegno pieno alla figlia per andare avanti senza tentennamenti, quindi. Anche perché con la denuncia avrebbe potuto vantare i danni morali e materiali.
DALL’ORDINANZA DEL GIP NUOVI PARTICOLARI
Intanto dell’ordinanza del gip emergono ulteriori particolari di cosa sarebbe successo quella sera di febbraio nella casa di Tre Fontane. La ragazza ha chiarito ed ha fatto e fa mettere a verbale che quella sera si era sentita male ed era salita in bagno. Ha continuato dicendo che nel frattempo era arrivato uno dei quattro ragazzi col quale si è baciata. Poi ha confermato di essere andata in una stanza, dove ha avuto con lui un rapporto sessuale, «che però alla fine non è arrivato», ha chiarito. Il ragazzo ha detto di volerlo fare a tre, ma «io gli ho detto di no», ha affermato la ragazza. Invece lui ha chiamato uno degli altri ragazzi, che l’avrebbe violentata mentre un altro le teneva le braccia.