Candelora, ecco perché si festeggia il 2 febbraio

Oggi, 2 febbraio, si celebra il giorno della Candelora. Si tratta di una tra le festività più antiche, che affonda le sue radici nella tradizione religiosa. La Candelora cade esattamente 40 giorni dopo Natale ed è nota alla Chiesa come il giorno legato alla presentazione di Gesù al Tempio.

Candelora, il significato

Il nome “Candelora” deriva da “candelorum” per il semplice fatto che, durante questa giornata, si benedicono le candele, simbolo di luce. La festa è anche nota come “Purificazione di Maria”, celebrata già dall’imperatore Giustiniano. Dopo il Concilio Vaticano II, la ricorrenza si è maggiormente incentrata sulla figura di Cristo.

Perché si festeggia il 2 febbraio

La Candelora si festeggia esattamente 40 giorni dopo Natale. La Chiesa ha voluto legare questo numero al rinnovamento, nel segnare una “svolta” in vista della Pasqua, un’attesa che può essere faticosa e che porta però a un futuro di pace. 

La Candelora e l’anticipo della primavera

La ricorrenza non è legata solo al Cristianesimo ma anche alla fine della stagione invernale e all’avvicinarsi della primavera. Il 2 febbraio segna, infatti, l’inizio imminente della mite stagione, un giorno di “buon auspicio” per i raccolti e per nuovo periodo più soleggiato.