I Carabinieri della Compagnia di Monreale hanno arrestato un 46enne e un 25enne con l’accusa di coltivazione e produzione di sostanza stupefacente e furto aggravato di energia elettrica. Nel corso di un servizio antidroga nel territorio del Comune di Santa Cristina Gela, i militari hanno sorpreso i due uomini mentre si recavano presso un casolare abbandonato, in zona rurale. Qui avrebbero gestito una serra indoor, ivi creata per la coltivazione di cannabis.
All’interno dell’abitazione, i militari hanno rinvenuto circa 430 esemplari di cannabis, con fusti dell’altezza media di 140 cm, coltivati in vaso. L’attività illecita veniva svolta con l’ausilio di attrezzature per il riscaldamento e l’irrigazione, alimentate grazie a un allaccio abusivo alla rete elettrica, scoperto con l’ausilio di tecnici Enel.
Dopo la convalida, il G.I.P. di Termini Imerese ha disposto per il 46enne e il 25enne la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Con la lavorazione e la successiva immissione della sostanza stupefacente ottenuta nel mercato al dettaglio, le piante avrebbero potuto fruttare diverse migliaia di euro; l’attività di contrasto alla produzione e al traffico di stupefacenti, svolta dall’Arma anche in provincia, risulta così determinante.
Le piante rinvenute sono state in parte campionate per le successive analisi a cura del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo. Distrutta la restante parte su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sequestrate, infine, le attrezzature.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente. La loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.