Cannabis sul terrazzo nel cuore di Cinisi: arrestati padre e figlio

Rinvenuti nel corso della perquisizione anche 200 grammi circa fra hashish e marijuana, nonché bilancini di precisione e denaro guadagnato probabilmente con l’attività di spaccio

Cannabis

I Carabinieri della Stazione di Cinisi hanno arrestato un 44enne del luogo insieme al figlio di 21 anni: nell’abitazione dei due, tra l’altro, sono state ritrovate alcune piante di cannabis esposte sul terrazzo. L’accusa è per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La perquisizione è avvenuta nel corso di un servizio mirato al contrasto dei reati in materia. All’interno dell’abitazione dei due, sita nel cuore del paese, i militari hanno rinvenuto quasi 200 grammi fra hashish e marijuana e le quattro piante di cannabis dell’altezza di 150 cm. Presenti, inoltre, anche due bilancini di precisione e 1.400 euro in banconote di vario taglio, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

Già noti alle forze dell’ordine, padre e figlio sono adesso agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Palermo, in attesa dell’udienza di convalida. Gli inquirenti stimano che lo stupefacente sequestrato, che sarà sottoposto alle analisi qualitative e quantitative di rito, avrebbe fruttato fino a 3000 euro se immesso sul mercato al dettaglio.

Identificato, infine, anche un assuntore, che sarà destinatario di segnalazione alla Prefettura.

Arrestato ventenne di Carini

L’operazione arriva successivamente a quella che nei giorni scorsi ha visto l’arresto, a Capaci, di un 20enne di Carini. Anche in questo caso, l’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

A fermare il giovane, già noto alle forze dell’ordine, la Sezione Radiomobile della Compagnia di Carini. Il ragazzo aveva addosso sette involucri di marijuana e oltre 540 euro in contanti, provenienti probabilmente dell’attività di spaccioLa perquisizione domiciliare ha inoltre restituito altri 125 grammi della stessa sostanza, sottoposti anch’essi a sequestro.

Il G.I.P. di Palermo ha convalidato l’arresto, disponendo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.