Il canone Rai fuori dalla bolletta elettrica: «È un onere improprio»

Il Governo deve esaminare giovedì la possibilità di togliere dalla bolletta dell’elettricità il canone Rai. È nn impegno preso nel Pnrr con Bruxelles

Il canone Rai si avvia all’uscita dalla bolletta elettrica. Seguendo gli impegni presi con l’Unione europea collegati al Pnrr, questo onere dovrebbe infatti uscire dalla bolletta dei venditori di elettricità. Il tutto in ottemperanza alla richiesta di Bruxelles di eliminare gli oneri impropri dai conti sull’energia. Il disegno di legge in questione è quello sulla concorrenza che approderà in Consiglio dei ministri giovedì. Un testo il cui scopo, spiega il Messaggero, è quello di eliminare molte delle incrostazioni che frenano l’economia italiana.

IMPEGNO CON LA UE

Questa eliminazione del canone Rai dalla bolletta elettrica, prosegue il quotidiano romano, è “un impegno che il governo ha preso direttamente con l’Europa all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Infatti, nel contratto inviato a Bruxelles e che costituisce il pilastro sul quale si reggono i 200 e passa miliardi di prestiti e sovvenzioni che l’Italia riceverà nei prossimi anni, è messo nero su bianco la cancellazione dell’obbligo per i venditori di elettricità, di «raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia»”.

È STATO INTRODOTTO DAL GOVERNO RENZI

Il canone della Rai pesa per 9 euro al mese per 10 mesi sui conti dell’elettricità, è stato introdotto dal governo guidato da Matteo Renzi. Ed ha permesso di sconfiggere l’evasione che storicamente ha afflitto il canone della televisione pubblica, ma lo ha fatto al prezzo di far apparire più care le bollette dell’energia. Per questo nei prossimi mesi potrebbe scomparire.