Canone Rai, l’hai sempre pagato ma non dovevi | La legge parla chiarissimo: i più furbi stanno già risparmiando
Tutti noi ci siamo ritrovati a pagare il Canone Rai anche se consumiamo poco i suoi programmi: in questi casi la quota non si paga. Il servizio televisivo pubblico italiano, che in questi giorni sta affrontando momenti piuttosto delicati, si paga solo in determinate circostanze: scopriamo insieme quando.
Le nuove frontiere dell’intrattenimento si stanno sempre più spostando verso il digitale, con le piattaforme di streaming che hanno rivoluzionato il modo in cui consumiamo contenuti multimediali.
Questi servizi, accessibili da una varietà di dispositivi connessi a internet, offrono un’ampia gamma di film, serie TV, documentari e programmi originali, soddisfacendo così la crescente domanda di intrattenimento personalizzato e on-demand.
La popolarità di queste piattaforme è testimoniata dal numero crescente di abbonati che preferiscono la comodità e la flessibilità dello streaming. A farne le spese, però, è stata la televisione tradizionale.
L’era digitale ha portato a un significativo cambiamento nelle abitudini di consumo dei media, con un numero crescente di persone che preferisce consumare contenuti sulle piattaforme di streaming. Inoltre, i nuovi media come i social network permettono agli utenti di informarsi consumando contenuti in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo essi si trovino.
La TV e il Canone Rai
Anche per questo motivo negli ultimi tempi la televisione ha perso la sua tradizionale centralità acquisita nel corso del ‘900 e dei primi anni del 2000. A servirsi meno del servizio televisivo sono proprio i giovani, i quali però sentono ancora in Italia il richiamo di alcuni eventi e programmi particolari, come il Festival di Sanremo.
Questo progressivo distaccamento ha portato negli anni ad alcune proteste relative al famoso Canone Rai. La Rai, l’ente pubblico radiotelevisivo italiano, è finanziata in parte dal Canone, una tassa annuale obbligatoria per tutti coloro che possiedono un apparecchio televisivo o un dispositivo in grado di ricevere il segnale TV.
Quando il Canone non si paga
Questa imposta, introdotta per garantire un servizio pubblico di qualità e indipendente, ha subito variazioni nel corso degli anni. Dal 2016, il Canone è stato addebitato direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica, facilitando così la riscossione e riducendo l’evasione fiscale. In realtà non tutti sanno che il Canone si deve pagare solo in determinate situazioni.
Questa cifra, infatti, si deve corrispondere solo nei casi in cui in casa abbiamo un dispositivo che sia in grado di recepire il segnale radiotelevisivo. Insomma, se utilizziamo solamente strumenti come smartphone, tablet e computer per consumare contenuti di intrattenimento non siamo tenuti a pagare questa quota annuale.