Canone RAI, se lavori per una di queste organizzazioni sei esentato a vita: appena firmato l’accordo quadro col Governo

Canone RAI - fonte pexels - palermolive.it

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Questa imposta la devono pagare tutti quelli che hanno in casa una Tv, ma ci sono alcune categorie che sono esenti

Il Canone TV rappresenta un’imposta obbligatoria per i cittadini italiani che possiedono un apparecchio televisivo. Tuttavia, la normativa vigente prevede alcune categorie di esenzione, riservate a determinati soggetti che soddisfano specifici requisiti. Comprendere chi ha diritto all’esonero e come presentare la relativa domanda è essenziale per evitare addebiti non dovuti in bolletta.

Una delle principali categorie esentate dal pagamento del Canone TV è quella dei cittadini che hanno compiuto 75 anni. Tuttavia, non basta l’età per ottenere l’esonero: il richiedente e il coniuge devono avere un reddito complessivo annuo non superiore a 8.000 euro. Inoltre, all’interno del nucleo familiare non devono essere presenti altri conviventi con un reddito proprio, fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti. Per avvalersi di questa agevolazione, è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva che attesti il possesso dei requisiti richiesti.

Anche i diplomatici e i militari stranieri godono dell’esonero dal Canone TV. Questa disposizione si applica a diverse categorie professionali, tra cui gli agenti diplomatici, i funzionari o impiegati consolari, i membri di organizzazioni internazionali esenti per accordo di sede e il personale delle forze NATO di stanza in Italia che non possiede cittadinanza italiana. La loro esenzione deriva da trattati e convenzioni internazionali, che ne stabiliscono l’applicazione in modo automatico.

Un altro caso di esenzione riguarda coloro che non detengono un apparecchio televisivo. Per evitare l’addebito in bolletta, gli intestatari di un contratto di fornitura elettrica ad uso residenziale devono presentare una dichiarazione sostitutiva di non detenzione. Questa dichiarazione ha valore per un intero anno e va rinnovata in caso di persistenza della condizione di non detenzione del televisore. Importante sottolineare che l’esonero è valido solo se nessun componente della famiglia anagrafica possiede un televisore.

Nessuna esenzione per i titolari di pensione di invalidità

Diversamente da quanto si potrebbe pensare, la normativa attuale non prevede un’esenzione dal Canone TV per i cittadini titolari di pensione di invalidità. Pertanto, anche chi percepisce questo tipo di trattamento previdenziale è tenuto al pagamento dell’imposta, a meno che non rientri in una delle altre categorie di esonero precedentemente descritte.

La dichiarazione sostitutiva per richiedere l’esenzione dal Canone TV deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate. Questo documento può essere inviato telematicamente tramite il portale dell’Agenzia, oppure in formato cartaceo tramite raccomandata. Per chi richiede l’esonero in base all’età e al reddito, la scadenza per la presentazione varia in base al semestre di riferimento, mentre per la non detenzione del televisore la richiesta va rinnovata annualmente.

Canone RAI - fonte pexels - palermolive.it
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Cosa succede in caso di dichiarazione non veritiera

L’Agenzia delle Entrate effettua controlli per verificare la correttezza delle dichiarazioni presentate. Nel caso in cui emergano dichiarazioni mendaci, il richiedente può incorrere in sanzioni amministrative, oltre al recupero delle somme non versate. È dunque fondamentale essere in possesso di tutti i requisiti richiesti prima di inoltrare la domanda di esonero.

L’esenzione dal Canone TV è un’opportunità importante per determinate categorie di cittadini, ma richiede il rispetto di specifiche condizioni. Gli over 75 con redditi bassi, i diplomatici e militari stranieri e coloro che non possiedono un televisore possono beneficiare di questo vantaggio presentando l’apposita dichiarazione sostitutiva. Rimanere informati sulle scadenze e sui requisiti è essenziale per evitare pagamenti non dovuti e per usufruire correttamente dell’esonero previsto dalla legge.