Canone Rai, se trovi questo numero sei tra i fortunati che non lo pagano: controlla la tua ultima bolletta | Lo dice la legge

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Esiste la possibilità di non pagare il canone Rai, decisivo un numero: scopri se anche tu puoi essere esente.

Il canone Rai rappresenta da anni una voce di spesa per le famiglie italiane e si traduce in una tassa di abbonamento televisiva dovuta da ogni singolo cittadino in possesso di un apparecchio tv.

La sua corresponsione è su base annua e viene richiesta una sola volta a ciascun nucleo familiare, a condizione che i suoi componenti abbiano la residenza nella stessa abitazione. Ma quanto si paga, esattamente? L’importo del canone è pari a 70 euro l’anno (dal 2024, però: fino al 2023 era di 90 euro, ndr) e deve essere pagato anche da coloro che risiedono all’estero, qualora possiedano comunque un’abitazione in Italia al cui interno sia presente una televisione.

Dal 2016, per legge, è stata introdotta la presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui una persona ha la propria residenza anagrafica. I titolari di utenza elettrica per uso domestico residenziale effettuano il pagamento del canone attraverso l’addebito nella fattura dell’utenza di energia elettrica.

In caso di possesso di apparecchi radio o tv negli esercizi e nelle attività commerciali, il canone Rai speciale continuerà ad essere pagato con le modalità tradizionali. C’è però chi può non corrispondere del tutto il canone: determinante, per dirimere la questione è un numero. Scopriamo insieme quale…

Un numero ti esonera dal pagamento del canone Rai: ecco quale

Il numero determinante e che esonera dal pagamento del canone Rai è il 10. Tanti, infatti, sono gli anni che devono passare affinché scatti la prescrizione per la mancata corresponsione della tassa televisiva. Tradotto: se si hanno dei pagamenti in arretrato, si dovranno eseguire unicamente i versamenti inerenti all’ultimo decennio.

Stiamo quindi parlando di una condizione valida soltanto per i cittadini indebitati con l’Agenzia delle Entrate per non aver effettuato il pagamento del canone negli anni antecedenti alla sua introduzione nella bolletta della luce (risalente, come dicevamo qualche riga fa, al 2016, ndr). Ergo, si possono non pagare esclusivamente gli arretrati risalenti al 2013/2014 e alle annate precedenti.

Canone Rai, c’è la prescrizione: quando scatta e come funziona

Con l’ordinanza 33213 del 29 novembre 2023, la Corte di Cassazione ha dichiarato che la riscossione del canone TV è sottoposta a una prescrizione decennale. Di fatto, dopo due lustri il contribuente può non corrispondere le quote arretrate e ritenersi esente dall’obbligo di pagamento.

Mediante l’applicazione dell’articolo 2946 del Codice Civile, gli Ermellini hanno decretato che, a meno di disposizioni di legge diverse, i diritti si estinguono per prescrizione entro dieci anni. Ecco spiegato perché, trascorso tale periodo, l’Agenzia delle Entrate non può più richiedere i pagamenti arretrati e decade lo status di debitore per il cittadino.