“Le denunce per violazioni delle norme di sicurezza basilari, scattate nell’ambito dei controlli effettuati dal nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro in diverse aziende edili nei comuni di Terrasini, Altofonte, Caccamo, Corleone e Prizzi, confermano ancora una volta che sono tanti i cantieri in Sicilia che purtroppo non provvedono a garantire un’adeguata formazione dei lavoratori, con conseguenze gravissime per l’incolumità degli stessi”. Lo dicono, in una congiunta, il presidente della Panormedili, Mario e Puglisi e il vicepresidente Francesco Danese, commentando la notizia della denuncia di dodici datori di lavoro, con multe per oltre 190 mila euro, per violazioni delle norme di sicurezza.
“Da tempo come ente di formazione – aggiunge la nota- ribadiamo che non si può prescindere assolutamente dalla prevenzione, che si concretizza attraverso strumenti di garanzia di sicurezza, che devono essere adottati dalle imprese. È impensabile che, come accaduto nel corso dei controlli nei cantieri del palermitano, si ravvisino gravi anomalie nei ponteggi, nei quadri elettrici e nelle recinzioni, non correttamente installati. E soprattutto riteniamo che sia un comportamento da “criminale” che non si provveda a fornire ai lavoratori dispositivi di protezione individuale perché significa mettere seriamente a rischio l’incolumità dei lavoratori. Il nostro ente- conclude la nota- è a disposizione delle imprese che operano nella legalità per garantire professionalità altamente qualificate perché solo cosi è possibile arrestare la strage di morti bianche”.