Caos e disagi all’Aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo a causa di ritardi e voli annullati. Tanti i viaggiatori e turisti che attendono le partenze sdraiati per terra. “Sembra un aeroporto di profughi”.
Il motivo principale è da ricercare nelle conseguenze dello sciopero dello scorso 15 luglio e nell’inagibilità dell’Aeroporto di Catania. A causa dell’incendio divampato nel terminal del Fontarossa, diversi voli sono stati dirottati su Palermo.
“Dalle 17 in aeroporto, l’aereo doveva partire alle 19 per Parigi. Alle 23.30 ci hanno comunicato l’annullamento del volo”. Ritardi di più di due ore per le maggiori tratte nazionali, come Roma e Milano.
“A seguito dell’incendio occorso nello scalo di Fontanarossa l’Aeroporto Falcone Borsellino registra una situazione insostenibile in termini di sicurezza per lavoratori, passeggeri e visitatori tale da destare seria e reale preoccupazione per l’incolumità e la salute dei medesimi” cosi Fabio Lo Monaco Filt Cgil, Antonio Dei Bardi Fit Cisl, Houda Sboui Uiltrasporti e Domenico De Cosimo Ugl T.A. “Le lavoratrici ed i lavoratori dello scalo aeroportuale di Palermo sono da giorni sottoposti a carichi di lavoro in crescita esponenziale e ritmi serrati che, ancor più per il caldo esasperante che ha fatto segnare temperature estremamente alte, stanno rendendo insostenibile lo svolgimento di ogni attività lavorativa in aeroporto” – continuano i sindacalisti, che si dichiarano anche fortemente preoccupati per il clima di malessere e di contestazione che si registra, anche, tra gli utenti dello scalo palermitano per disfunzioni, disservizi e caos.
“La situazione emergenziale dettata dalla chiusura temporanea dell’aeroporto di Catania non può essere risolta soltanto con una riprogrammazione dei voli in altri scali, ma deve essere gestita in tutti i suoi aspetti critici” , aggiungono Lo Monaco, Dei Bardi, Sboui, De Cosimo – “siamo preoccupati perché in queste condizioni viene messa a rischio l’incolumità di lavoratori e passeggeri“. “I lavoratori dell’handling sono gli stessi che il 15 Luglio hanno scioperato (con adesioni superiori al 95 %) per il rinnovo del contratto, oggi stanno dimostrando, semmai ce ne fosse bisogno, la loro elevata professionalità e il loro attaccamento al lavoro”, concludono i segretari. “Per tutte queste ragioni, abbiamo chiesto che venga istituito un tavolo con Enac, Gestore e le Società di handling al fine di gestire la situazione emergenziale e chiediamo con forza alle istituzioni di intervenire fornendo risposte concrete alle lavoratrici e lavoratori ed agli utenti aeroportuali.