Caos alla Rap: due componenti del CdA si dimettono

Le dimissioni mandate al sindaco Leoluca Orlando

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Terremoto alla Rap, l’azienda che gestisce la raccolta rifiuti a Palermo: stamane hanno rassegnato le dimissioni due componenti del Consiglio d’amministrazione. Si tratta di Maurizio Miliziano e Alessandra Maniscalco Basile. Una notizia che farà decadere autonomamente la carica del presidente Norata.

“Ho una formazione accademica che non mi permette di continuare a svolgere il mio ruolo“, spiega Miliziano a PalermoLive. “Credo sia arrivato il momento di un cambio di passo a livello gestionale, non vedo un cambio di marcia. Ci tengo a ringraziare il sindaco Orlando per avermi dato questo ruolo, in questi anni ho gestito la Rap con orgoglio“. Una decisione che arriva all’indomani dell’ennesima bocciatura della maggioranza in consiglio comunale sul piano triennale delle Opere pubbliche. Un fatto che evidenza la spaccatura tra la maggioranza guidata da Leoluca Orlando e il gruppo di Italia Viva al quale evidentemente non è bastata la nomina del neo assessorato Toni Costumati.

Poi un messaggio all’azienda: “La Rap deve uscire dall’angolo nel quale da troppo tempo è rinchiusa; non è un’azienda depressa o a rischio, anzi è una grande impresa, piena di risorse con potenzialità e entusiasmo”.

LA LETTERA DI DIMISSIONI INVIATA AL SINDACO DI PALERMO LEOLUCA ORLANDO

LA RISPOSTA DEL COMUNE

Il Sindaco e l’Assessore al ramo, Sergio Marino, hanno ricevuto stamattina le dimissioni dei due componenti del CdA della Rap Alessandra Maniscalco Basile e Maurizio Miliziano.

Nel ringraziare i due componenti del CdA per il lavoro svolto – dichiara Marino – occorre prendere atto del fatto che è necessario un radicale cambio di passo nell’azienda che ha certamente più di altre un impatto immediato e diretto nel quotidiano di tutti i cittadini, sulla qualità della vita, sull’ambiente e sul decoro.
Un cambio di passo che non può non partire da una governance adeguata, all’altezza delle aspettative che l’Amministrazione e tutti i cittadini ripongono”.