Disordini nel carcere fiorentino di Sollicciano, dove un gruppo di detenuti ha sequestrato e minacciato un agente della polizia penitenziaria. A rendere noto l’episodio è il sindacato Uilpa, che spiega che i fatti sono accaduto nella notte tra il 27 e il 28 maggio.
Protagonista del “grave episodio” – spiega il sindacato – è stato “un gruppo di detenuti di origini sud africane, già noti per la loro indole violenta”. Il sovrintendente aveva iniziato il turno di notte quando uno dei tre, fingendo un malore, ha chiesto di essere portato in infermeria. Al momento dell’apertura della cella, però, i tre detenuti lo hanno afferrato e rinchiuso con loro in cella, sequestrandolo e minacciando di ucciderlo. Dopo pochi minuti l’arrivo dei colleghi, allertatati dal suono dell’allarme generale. Grazie alla loro opera di mediazione i tre detenuti hanno desistito dal loro intento e si è evitato che la situazione degenerasse.
“Ormai quasi quotidianamente – dichiara Antonio Mautone, segretario Uilpa polizia penitenziaria di Firenze – registriamo aggressioni e violenze da parte dei detenuti verso il personale di polizia penitenziaria” a Sollicciano “ma questa volta la violenza subita dell’operatore è stata davvero molto elevata. Ci preoccupa notevolmente il clima di violenza che si respira all’interno della struttura e ci preoccupa il silenzio e l’assenza dei vertici dell’amministrazione rispetto a questi episodi”.
“Ci dispiace inoltre evidenziare – aggiunge Mautone – come autorità ecclesiastiche e istituzionali, pochi giorni fa in visita nell’istituto fiorentino non abbiano voluto incontrare le organizzazioni sindacali”.