Si fa sempre più delicata a situazione delle isole minori dopo la cessazione dei servizi da parte di Caronte & Tourist. In assenza dei servizi integrativi da parte della Regione – attraverso un concessionario – iniziano a mancare generi alimentari e carburante e si teme per le bombole d’ossigeno per malati, ospedali e farmacie.
“Dobbiamo purtroppo rappresentare l’impossibilità di assumere nuovi impegni contrattuali a fronte delle modalità di attuazione – da parte del Pm e della GdF delegata – del sequestro preventivo disposto a nostro carico con decreto del 23 maggio scorso emesso dal gip del Tribunale di Messina”. Così ha annunciato qualche giorno fa la Caronte & Tourist Isole Minori davanti alla richiesta dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità di dare l’assenso all’inserimento dei servizi integrativi regionali a mezzo nave traghetto per le tratte con le isole Eolie, Egadi, Ustica e Pantelleria.
La società ha annunciato la cessazione dei servizi dopo le vicende degli scorsi mesi che hanno visto il sequestro di “beni immobili, navi, crediti e partecipazioni per una cifra totale di quasi 29 milioni di euro con contestuale fermo di tre navi – sia pur munite di tutte le certificazioni di legge – adibite ai servizi regionali”.
“Va ricordato – prosegue la nota – che a ciò era seguita la risoluzione anticipata per ‘impossibilità sopravvenuta’ dei contratti con la Regione per le linee verso le Eolie, le Egadi e Ustica, assicurandosi tuttavia una prosecuzione del servizio con altre navi fino al 30 settembre, in regime di libero mercato, ossia senza percepire alcun contributo pubblico. Ciò, per non creare ulteriori disagi alle comunità isolane e nel contempo per consentire alla Regione di avviare le procedure necessarie affinché il trasporto verso le isole minori potesse essere regolarizzato. Cosa che la Regione ha prontamente posto in essere, indicendo le relative gare d’appalto e inviando le richieste di manifestazione d’interesse che però – per quanto se ne sa – non hanno avuto seguito”.
La Caronte &Tourist prosegue: “A impedire alla società l’assunzione di nuovi impegni con l’ente regionale in una situazione comunque delicata e complessa è stata un’ulteriore iniziativa – sempre della GdF d’intesa con il pm responsabile dell’esecuzione della misura – che ha visto sequestrare un’ulteriore somma in denaro di 2,8 milioni di euro che la Regione si accingeva a pagare all’azienda messinese per i servizi resi nel secondo trimestre del 2023 per i lotti relativi a Pantelleria e alle Pelagie (non interessate dal procedimento penale), al contempo liberando l’equivalente valore di una delle navi sequestrate (il cui utilizzo è rimasto comunque inibito)”.
A seguito della situazione emergenziale che si è venuta a creare, ieri si sono tenuti due incontri alla Regione con l’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò e i dirigenti del dipartimento Mobilità diretto da Salvatore Luzzio. Presenti i sindaci delle isole minori, i prefetti di Palermo, Messina e Trapani. Il tavolo è stato aggiornato a domani.
Gli abitanti di Egadi, Eolie, Ustica e Pantelleria si trovano intanto a fronteggiare i primi ammanchi di benzina presso alcuni distributori. A ciò si uniscono i timori per le bombole d’ossigeno per i malati, che si teme possano scarseggiare. L’appello dei sindaci si è rivolto persino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La missiva è stata inviata anche al Consiglio dei ministri, al presidente della Regione siciliana e ai prefetti di Palermo, Messina e Trapani, al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, alla Protezione civile e all’assessorato regionale Infrastrutture e mobilità.
Il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia Francesco Rizzo, con il presidente del circolo Isole Eolie “Franco Servello” Gianluca Giuffrè e il presidente del circolo Gioventù Nazionale Isole Eolie, Salvo Bucca, ha addirittura chiesto di valutare la possibilità di impiegare navi militari per i rifornimenti.