Caos in Serie B: Parma -1, Reggina -7? Ecco come e perché la classifica potrebbe essere stravolta
Serie B di nuovo in subbuglio: Reggina e Parma sono sotto i riflettori della Giustizia sportiva, e di una nuova possibile penalizzazione che riscriverebbe la classifica del campionato cadetto. A rischiare sanzioni più pesanti è la squadra calabrese, già penalizzata di 3 punti. Gli amaranto hanno infatti ricevuto, nella giornata di ieri, un secondo deferimento a causa del mancato pagamento, del 16 marzo, degli stipendi di gennaio e febbraio di sette tesserati (con recidiva), delle ritenute Irpef non saldate alla medesima scadenza (con recidiva) e di quelle rateizzate a dicembre con il decreto Salvacalcio, più il mancato pagamento dei contributi Inps relativi al periodo aprile 2022-febbraio 2023 e di quelli anch’essi rateizzati a dicembre con il Salvacalcio.
Rischio -7 per la Reggina
Insomma, i capi d’accusa sono tanti, ed il rischio che sfocino in un’ulteriore pesante penalizzazione, in termini di punti, è più che concreto. Si parla addirittura di un possibile -7, che porterebbe la squadra di Inzaghi dagli attuali 46 punti a quota 39 e, dunque, a ridosso della zona playout. Una situazione che, visti i prevedibili ricorsi, potrebbe fare slittare la data di inizio di playoff e playout e, di conseguenza, la chiusura del campionato cadetto.
Il Parma sceglie la via del patteggiamento
Meno articolata e complessa la situazione in casa Parma, con i crociati che hanno deciso alla fine di patteggiare, trovando l’intesa con la procura della Figc (nei prossimi giorni l’ufficialità). Gli emiliani verranno alla fine penalizzati di un solo punto in classifica, a causa del mancato rispetto della scadenza Irpef di febbraio. Uno “sconto” del 50%, rispetto all’iniziale sanzione di 2 punti, reso possibile dall’art. 126 del codice di giustizia sportiva. La squadra di Pecchia scenderà così da 51 a 50 punti, mantenendo in ogni caso saldo il suo quinto posto ed il proprio piazzamento in zona playoff.
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